RIFLESSI

LETTORE! non trascurare, nella malinconica visione che ci viene data in questo capitolo del corpo freddo e morente del povero Davide, quali sono i vermi morenti il ​​più grande degli uomini; e come è certo e certo che la morte passa su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato! Prezioso Gesù! che sollievo è per le anime del tuo popolo, che in mezzo a tutte le circostanze morenti di se stesso e del mondo intorno, tu viva per sempre. Oh! la gloria sconosciuta, inesprimibile, contenuta in queste parole, Gesù Cristo; lo stesso ieri, oggi e per sempre. E poiché io vivo, anche voi vivrete.

Com'è dolce vedere santi morenti, come Davide, ansiosi di fornire graziosi successori. Ministri e servitori del nostro Gesù particolarmente morenti. Di tutti i pensieri che si trovano vicino al cuore di un fedele pastore in Gesù, questo deve essere uno dei più ansiosi, chi nominerà il mio Dio su questa famiglia? Chi manderà il Signore a entrare e uscire davanti al suo popolo! L'ansia di Davide per cacciare Adonia, e stabilire Salomone nel regno, non potrebbe essere tanto interessante quanto per un ministro fedele e morente, è la preoccupazione che il Signore scacci tutti gli Adonia che non servono lui, ma il loro ventre, e invia al popolo pastori secondo il suo cuore, che devono nutrire il suo popolo in comprensione e conoscenza.

Ma Lettore! tra l'ansiosa sollecitudine dei fedeli amministratori della casa di Gesù, consoliamoci con questa piacevole certezza, Gesù ha ancora le chiavi, ed è ancora in mezzo al trono per governare. Come chiesa di Gesù, tutto il suo popolo speri e confidi in lui. Quando Davide muore, Salomone regnerà. Se spegne una luce può facilmente farne brillare un'altra. Ha le stelle nella mano destra.

Ma Lettore! non chiudiamo il capitolo prima di aver preso un'altra visione dell'incoronazione di Salomone. Certamente, come vediamo, i nostri occhi possono ben essere diretti alla contemplazione di una persona più gloriosa: perché qui c'è uno più grande di Salomone. Sì, carissimo Gesù! se il sacerdote Zadoc e il profeta Natan hanno unto re Salomone; e se le grida della moltitudine, in questa occasione, furono così grandi che la stessa terra si squarciò con il rumore; sicuramente il cielo e tutte le sue forze devono prendere parte a quella gioia senza pari, quando ogni povero peccatore, come me, è per la tua grazia onnipotente in grado di incoronarti Signore di tutti.

Hai sul capo molte corone. La corona della Divinità, essere uno con il Padre. La corona del tuo Dio-uomo, la tua gloria mediatrice. La corona della redenzione che hai ospitato ha vinto e ora indossi. La corona della vittoria sul peccato, sulla morte, sull'inferno e sulla tomba. Eppure, oh! tu carissimo Gesù, non è la corona che il peccatore mette sul tuo sacro capo, quando non solo hai operato per lui la salvezza vincendo tutti i suoi nemici; ma ha operato la salvezza in lui vincendo la sua volontà ribelle, che si opponeva al tuo governo su di lui; non è questa corona preziosa ai tuoi occhi? Oh! Signore Gesù, sii il mio Dio sovrano e re! Con gioia piego il ginocchio davanti a te; con gioia il mio cuore, la mia anima e tutto ciò che è in me confessa che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

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