(8) E quando li fece il censimento a Bezek, i figli d'Israele furono trecentomila e gli uomini di Giuda trentamila. (9) E dissero ai messaggeri che vennero: Così direte agli uomini di Iabes di Galaad: Domani, quando il sole sarà caldo, avrete aiuto. E i messaggeri vennero e lo mostrarono agli uomini di Jabesh; ed erano contenti. (10) Perciò gli uomini di Jabesh dissero: Domani noi usciamo da voi, e voi farete con noi tutto ciò che vi sembrerà bene.

(11) E così avvenne l'indomani, che Saul mise il popolo in tre schiere; e vennero in mezzo all'esercito durante la veglia mattutina, e uccisero gli Ammoniti fino alla calura del giorno; e avvenne che quelli che erano rimasti furono dispersi, così che due di loro non rimasero insieme.

Il lettore avrà una migliore idea dello spirito intraprendente di Saul, quando verrà informato che da Bezek, alla scena dell'azione, c'erano circa 60 miglia, e che l'esercito doveva attraversare anche il Giordano, per realizzarlo. Quindi non solo deve aver arruolato questo esercito di giorno, ma ha marciato di notte, per fare ciò che ha fatto. Ma soprattutto vediamo in essa la mano del Signore. Se Dio è per noi, chi può essere contro di noi? E fratello mio, tra tutte le minacce e gli assedi del nemico, non dimenticare mai quanto presto il Capitano della nostra salvezza può affrettarsi a salvarci.

Giorno e notte è a portata di mano, e nessuna distanza, nessun Giordano, nessun fuoco o acqua può separarci dal suo amore e dalla sua potente assistenza. Quale beato ricordo, in mezzo a tutte le schiere dei nemici del credente?

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