RIFLESSI

Lettore! soffermiamoci sulla storia qui presentata e raccogliamo dalla lettura alcune di quelle dolci e interessanti istruzioni che vengono presentate alla nostra meditazione.

Nel pacifico e felice ritorno di Giosafat alla sua casa dopo una così misericordiosa liberazione, impariamo a valutare le misericordie divine e a riceverle rettamente. Non è ogni ritorno alla nostra casa, alle nostre famiglie, alla nostra casa, un segno del favore divino? E non sono aumentate quelle misericordie se, in qualsiasi momento, come Giosafat, siamo usciti senza preghiera, senza cercare la benedizione divina, senza direzione divina; anzi, forse, come Giosafat, in opposizione alla volontà e al piacere divini.

Anzi, più di questi; quando, come nel caso prima di noi, il nostro ritorno in pace alla nostra casa è stato distinto da altri che, come Acab, sono usciti sani come Giosafat, ma non sono più tornati. Quali innumerevoli esempi di simile genere stanno accadendo nell'ora presente nel mondo, in cui siamo chiamati a segnare la misericordia distintiva? E i nostri cuori irragionevoli non si fermeranno a volte a contemplare la mano del Signore nel condurre e portare a casa in pace e sicurezza.

E se un vero seguace del Signore Gesù è portato a tali visioni del favore divino, non osserverà i segni come dieci volte più luminosi e non li godrà con dolcezza dieci volte, quando li considera come benedizioni dell'alleanza, e non li accetta come tali dal suo interesse in Gesù! Un Dio in Cristo ha comportato benedizioni sia sull'anima che sul corpo? ha promesso, in virtù della redenzione del patto nel sangue e nella giustizia del suo caro Figlio, di benedire il suo popolo sia nel suo canestro che nel suo deposito; nel loro uscire e nel loro entrare; benedizioni nella città e benedizioni nei campi; benedizioni nel tempo e benedizioni per tutta l'eternità? e non troverà ogni seguace del Signore Gesù un gusto e una dolcezza dei più ricchi nel percepire l'amore dell'alleanza con cui ognuno di loro è portato a casa al cuore,

Sì! tu carissimo Gesù! quando vedo il tuo amore nella misericordia ei frutti preziosi della tua redenzione nella grazia, qualunque cosa accada; sia nell'uscire, sia nel tornare in pace a casa, allora la mia gioia sarà piena. È Gesù nella benedizione, e l'amore di Gesù nella benedizione, che dà l'ultimo gusto a tutti, e fornisce una gioia indicibile e piena di gloria.

Nella fedeltà del profeta non solo contempliamo la bellezza di essere sempre fermi nella causa del Signore, ma preghiamo per la grazia di seguire un esempio così luminoso. L'apertura e l'integrità di condotta nel dire le verità, per quanto spiacevoli, non si limitano al ministero; ci sono pochi personaggi nella vita ma possono trovare occasione per esercitarla in innumerevoli situazioni: un padre per suo figlio, o un servo per il suo padrone. E quando Dio e la nostra coscienza richiedono tali servizi non dovrebbero esserci esitazioni.

Infine. Nella riforma istituita da Giosafat, possiamo raccogliere una dolce e preziosa istruzione su come opera la grazia, quando il Signore la risveglia nella mente. Non ascoltiamo alcun rimprovero, nessuna rimostranza, nessuna rabbia, nessuna scusa da parte di Giosafat, verso il profeta. La grazia era nel cuore di Giosafat, mentre il profeta trasmetteva il suo messaggio dal Signore. E i benedetti effetti di entrambi, nella parola del Signore dall'esterno, e nella grazia del Signore dentro, produssero quelle dolci conseguenze nella mente di Giosafat.

Impariamo da qui a valutare l'opera della grazia. Non è colui che si limita a confessare il peccato, ma la promessa è che colui che lo confessa e lo abbandona, troverà misericordia, attraverso Gesù e la sua completa salvezza.

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