Anziché inutili e sconvenienti inchieste su questo avvenimento, preferirei rimandare il Lettore alla considerazione, quanto fosse vivo il tipo il profeta, in questo caso, del suo divino maestro. E non è probabile (perché si possa intendere che non oso dire altrettanto) che da questo punto di vista del profeta, nella sua traduzione, come Enoc, per gloria, le menti dei fedeli nella chiesa attraverso tutte le età intermedie, da Elia a Cristo, furono rafforzate nella loro fede nel futuro Salvatore; i contorni dell'opera di redenzione di chi erano stati portati salvificamente a conoscenza? Ebrei 11:5 .

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