RIFLESSI

Tralascio tutte le considerazioni minori nella lettura di questo capitolo, per vedere con tutta la dovuta gratitudine al Signore, come il grazioso autore della misericordia, il tuo felice privilegio Elia, che il tuo Dio si è compiaciuto di prendere a sé nella gloria, senza passare attraverso la valle oscura dell'ombra della morte. Tu eri davvero un servitore altamente favorito di nostro Signore! senza dubbio come Enoc, così Elia, trovò la traduzione per fede.

Perché nient'altro che l'amore e la grazia del patto di Dio in Cristo Gesù, avrebbero potuto prima procurare il paradiso, o aprire una via di traslazione là. In questa visione credente di Gesù, e mediante la fede nel suo sangue e giustizia, tutti i fedeli hanno vissuto e sono morti come vivevano, nell'esercizio di esso. In questo carissimo e santo nome vorrei salutarti, profeta del mio Dio e Salvatore in questa tua felice partenza.

E sebbene da allora siano trascorse così tante età, tuttavia nella fede di colui che è lo stesso ieri, oggi e in eterno, vorrei benedire il Signore Gesù nel ricordo della sua grazia e bontà verso di te. Lodando nello stesso tempo il suo santissimo nome per tutti i suoi servi defunti, i quali, passando per il sepolcro alla loro casa nella gloria, non furono meno amati, né meno felici, ma trovarono nella stessa salvezza completa e compiuta; lo stesso ingresso essendo loro abbondantemente amministrato, nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

Ma non finiscano qui le mie meditazioni. Non vedo nel servo alcuni dei vaghi contorni del padrone? Vedrò il profeta Elia salire in un turbine al cielo, e non dovrei ricordare che il Signore Dio dei profeti ascese visibilmente al cielo alla presenza dei suoi apostoli, accompagnato da angeli per onorare il suo trionfo? Sì! prezioso Signore! risorto, salito ed esaltato Redentore, l'anima mia avrebbe preso il volo sull'ala della fede al monte di Betania, e contemplava la tua persona benedetta, finché io ti seguissi alla destra del potere e vedessi tutte le cose messe sotto i tuoi piedi! E sicuramente la distinta misericordia manifestata al profeta Elia in questo caso, era principalmente allo scopo di mostrare alla tua chiesa sotto la dispensazione dell'Antico Testamento, che tali sarebbero stati i tuoi gloriosi trionfi quando avresti vinto il peccato, la morte, l'inferno e la tomba; e con ciò apri il tuo regno a tutti i credenti.

E non era questo Elia un tipo in molte altre situazioni simili in cui si potrebbe supporre che un servitore segni le caratteristiche del suo Signore. Il profeta era povero e il nostro Gesù era ricco? Andò con la forza del sostentamento del Signore quaranta giorni e quaranta notti sul monte Horeb? E Gesù non fu condotto dallo Spirito per quaranta giorni nel deserto per essere tentato dal diavolo? La croce della vedova si moltiplicò sotto il ministero di Elia per la parola di Geova? E non dovrei forse ricordare, benedetto Gesù, come si moltiplicarono i pani ei pesci sotto la tua stessa mano onnipotente, per dare il pane al popolo nel deserto? Il Signore ha tanto onorato il suo servo da allevare la vedova del figlio di Sarepta; e trascurerò colui che con il suo proprio potere chiamò dalla morte la vedova del figlio di Nain; e a conferma che era Dio, ha risuscitato Lazzaro dalla tomba, e all'ultimo giorno risusciterà i corpi di tutti i suoi santi, perché egli è la risurrezione e la vita? Oh! prezioso Signore di tutto il tuo popolo, vorrei benedire il tuo santo nome in tutto ciò che leggo dei tuoi servi ministri, della grazia e della misericordia manifestate loro.

E in tutto ciò che vedo dei miracoli operati dal loro strumento, guarderei sempre a te come alla causa. Tu sei l'autore e il finitore. Per te regnano i re e i principi decretano giustizia. Patriarchi, profeti e apostoli, e i fedeli di tutte le epoche, hanno agito sotto il tuo mandato e nel tuo nome. A te piegano le ginocchia, e ora tutto il loro esercito, sia in cielo che in terra, confessa con gioia che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità