RIFLESSI

LETTORE! anche se ti ho già trattenuto, mentre abbiamo esaminato questo capitolo, con diverse riflessioni adeguate, come mi sono apparse alla vista e sono sorte nella mia mente, tuttavia vorrei invitarti prima di chiudere il libro, per raccogliere alcuni più di natura spirituale, che prego il Signore di rendere proficua.

Se abbiamo letto la storia della lebbra di Naaman, come una cosa lontana da noi stessi, e semplicemente nient'altro che una transazione avvenuta negli annali di Israele, molti anni da allora; abbiamo perso tutti i graziosi disegni che lo Spirito Santo aveva in mente, nel far registrare un evento così memorabile. Lettore! tu ed io, e ogni figlio di Adamo, portiamo con noi nel mondo la lebbra del peccato.

Ecco! (dice Davide) Sono stato formato nell'iniquità, e nel peccato mi ha concepito mia madre. Sei tu, Lettore, sensibile a questo? Lo sai? Ci credi? Oh! poi, dico come la schiava in Siria; Voglia Dio che tu fossi con il Profeta che è in Samaria, anche il Signore Dio dei profeti, il Signore Gesù Cristo, perché ti guarisse dalla tua lebbra!

E, Lettore! non venire, come fece il Siro, con carri e cavalli; non cercare con doni e ricompense per l'acquisto di redenzione. Il nostro Gesù è troppo ricco per aver bisogno del nostro oro; troppo gentile per accettare qualcosa dalle sue creature. Ha una pienezza, un'adeguatezza, una sufficienza in se stesso; e il suo sangue prezioso monda da tutti i peccati. Carissimo Gesù! ecco io vengo a te. Nessun Naaman, nessun lebbroso ai piedi della montagna; nessun etiope può aver bisogno di purificazione più di me il grido della mia anima, Signore! se vuoi, puoi purificarmi! Oh! poi stendi la tua mano gentile; effondi la tua grazia sovrana nella mia anima e pronuncerò la parola di guarigione, lo farò; sii puro; e subito l'anima mia sarà guarita.

E guarito da te, come Naaman, la mia anima sarà pienamente convinto che non c'è Dio in tutta la terra, nessun altro nome sotto il cielo dato tra gli uomini, per cui i peccatori possono essere salvati! Oh! per grazia di sapere con Paolo, ora che siamo lavati, che siamo santificati, che siamo giustificati nel nome del Signore Gesù e mediante lo Spirito del nostro Dio. E tra poco allora verremo a cantare quel cantico con tutta la congregazione in cielo, che un tempo erano lebbrosi come noi, ma sono stati purificati nella stessa conca di redenzione; tu sei stato ucciso e ci hai riscattati a Dio mediante il tuo sangue.

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