IL SECONDO LIBRO DEI RE

COMUNEMENTE CHIAMATA

IL QUARTO LIBRO DEI RE

OSSERVAZIONI GENERALI

COME questo Secondo Libro dei Re non è che una continuazione dello stesso argomento del Primo; non sarà fuori luogo osservare che le medesime osservazioni generali, che furono proposte alla considerazione del Lettore in apertura della prima, converranno ricordarsi all'ingresso di questa. Il Lettore del discernimento, la cui mente è sotto l'insegnamento divino, scoprirà in questo, come nel precedente libro dei Re, molte cose preziose in esso contenute, oltre alla storia stessa: le quali, a una comprensione risvegliata e illuminata, abbondantemente tendono a soddisfarlo, sia della sua autorità divina, sia del disegno di grazia dello Spirito Santo, nel farla scrivere, per il conforto e l'edificazione della chiesa in tutti i tempi.

C'è infatti una circostanza, e quella di grande rilievo, a cui prestare attenzione, nella lettura del secondo libro dei Re, con la quale il primo non ha un legame così immediato: vale a dire che la maggior parte dei profeti, i cui scritti sono posti alla fine della Bibbia, serviti alla chiesa nelle loro rispettive epoche, durante il periodo che questo secondo libro dei Re registra; cioè dai giorni di Uzziah al tempo della cattività babilonese.

Tutti da Isaia a Sofonia (eccetto Ezechiele e Daniele) hanno esercitato il loro ministero durante gli anni compresi in questo secondo libro dei Re. Sarà un punto di non poca importanza, per l'aiuto del pio Lettore, tenerlo nel suo ricordo, mentre ripercorre questo libro di Dio.

Per quanto riguarda il periodo storico contenuto nel secondo libro dei Re, esso comprende un po' circa 340 anni; portando avanti la storia della chiesa dalla morte di Acab, alla morte di Ioiachim, che fa scendere l'età del mondo tra i cinque ei seicento anni prima dell'avvento di nostro Signore Gesù Cristo. E come, tanto più le circostanze dell'umanità si vedono avvicinarsi a quell'unica era gloriosa, che sola dà importanza alla storia dell'uomo; tutto ciò che si riferisce ad esso, deve trovarsi a crescere in importanza anche.

Pregherei quindi il Lettore di avere la sua attenzione tanto più sveglia mentre prosegue la storia, per poter cogliere qua e là, se possibile, qualche prezioso scorcio di Gesù. Infatti, se fin dall'alba della rivelazione, ai tempi dei patriarchi, il grande Capo dell'Alleanza della sua chiesa non si è mai lasciato senza testimonianza, ma frequentemente (come a manifestare quanto desiderasse il periodo in cui si fece uomo per il redenzione del suo popolo) si mostrò ai fedeli; sicuramente, mentre quel periodo si avvicinava, si potrebbe ragionevolmente supporre, che di tanto in tanto desse uno sguardo alla sua amabile Persona, o (come la chiesa esprime magnificamente) da dietro il muro della nostra natura, guardi alle finestre, e mostrarsi attraverso il reticolo. In questo libro, se non sbaglio, si verificano diversi casi del genere. sarà felice,

Io solo, in questa occasione, come nella prima, desidero inviare le mie povere fatiche, accompagnata dalle più umili preghiere a colui la cui sola benedizione può renderle fruttuose, che sia a chi scrive sia a chi legge, questo sacro libro può essere benedetto. Abbi cura di te, misericordioso Dio! per istruire entrambi mediante essa, in quella conoscenza che rende sapienti a salvezza, mediante la fede che è in Cristo Gesù. Amen.

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