(19) La bellezza d'Israele è uccisa sui tuoi alti luoghi: come sono caduti i potenti! (20) Non dirlo a Gat, non pubblicarlo nelle strade di Askelon; perché le figlie dei Filistei non si rallegrino, perché le figlie degli incirconcisi non trionfino. (21) O monti di Ghilboa, non vi sia rugiada, né vi sia pioggia su di voi, né campi di offerte, perché là è gettato via vile lo scudo del potente, lo scudo di Saul, come se non avesse stato unto con olio.

(22) Dal sangue degli uccisi, dal grasso dei potenti, l'arco di Giònata non tornò indietro, e la spada di Saul non tornò a vuoto. (23) Saul e Gionatan furono amabili e piacevoli nella loro vita, e nella loro morte non furono divisi: erano più veloci delle aquile, erano più forti dei leoni. (24) O figlie d'Israele, piangete su Saul, che vi ha rivestito di scarlatto e di altre delizie, che vi ha rivestito di ornamenti d'oro.

(25) Come sono caduti i potenti in mezzo alla battaglia! O Gionatan, sei stato ucciso nei tuoi alti luoghi. (26) Sono angosciato per te, fratello mio Gionatan: sei stato molto gentile con me: il tuo amore per me era meraviglioso, oltre l'amore delle donne. (27) Come sono caduti i potenti e perirono le armi da guerra!

Offrire un commento sulle bellezze di questa elegia sarebbe disonorarla. È troppo rifinito in termini di linguaggio, bellezza, semplicità e le espressioni di tutti i sentimenti più fini del cuore, per ricevere la più piccola aggiunta. Ma dopo avergli prestato tutto il rispetto possibile, come un poema che sorpassa tutto il genere che si incontra tra scrittori profani, devo ancora ricordare al lettore che è molto al di sotto degli altri scritti di David, e non ha alcuna pretesa di essere classificato tra loro.

E spero, anzi, che il pio Lettore scopra in esso la vasta inferiorità a ciascuno di quei Salmi, composti sotto divina ispirazione da questo dolce Cantore in Israele. Perché cos'è il soggetto stesso rispetto a ciò che contengono? L'amore di Gionata o la morte di Saul, quanto infinitamente si riduce a nulla quando viene messo in competizione con il suo amore che supera la conoscenza, o la sua morte che è la vita del mondo.

Sì, benedetto Gesù! un pensiero a te e alla tua incomparabile eccellenza supera tutte le altre meditazioni come la luce del sole il tenue lume della notte. E, se Davide ha invitato le figlie di Gerusalemme a piangere su Saul con lacrime d'amore perché le ha vestite di scarlatto e ha messo ornamenti d'oro sulle loro vesti; Con quale amore e lacrime di santa gioia cercheremo a te, prezioso Redentore, che ci hai rivestiti con il manto scarlatto del tuo sangue e rivestiti degli ornamenti eterni della tua salvezza e giustizia, più preziosa dell'oro di Ofir, sulla nostra veste, in cui appariremo davanti a te, e il Padre, nelle tue corti di beatitudine per sempre!

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