RIFLESSI

LETTORE! non passi questo capitolo dalla nostra recensione, fino a quando non abbiamo prima raccolto da esso quelle gentili istruzioni, lo SPIRITO SANTO così gentilmente ci dà in esso. Non vedi, nei limiti del consiglio di Ahitofel, una somiglianza di quel potere di contenimento del nostro misericordioso DIO, sui nemici della nostra salvezza? Gli Absalom dei giorni nostri, come cavalli impazziti, non verrebbero su di noi mentre siamo stanchi e deboli di mano, e ci calpesterebbero e ci calpesterebbero sotto i loro piedi? E come si impedisce ai nostri nemici di distruggerci? SIGNORE, è la briglia della tua provvidenza, che hai messo nelle loro fauci; e il tuo timore, con cui vanifichi i disegni dei loro cuori.

Sì! carissimo GES! sei tu che, tenendo le redini del governo nelle tue mani, controlli il loro potere; e tu parli loro come alle onde superbe; Finora verrete, e non oltre! Mi sembra di sentirti dire ora all'anima mia, come all'antica chiesa di Smirne; Non temere nessuna di queste cose che soffrirai: sebbene il diavolo getti alcuni di voi in prigione, è solo che tu possa essere processato; e sebbene tu abbia tribolazione per dieci giorni, non temere.

No! benedetto SIGNORE! sii il mio consigliere, la mia forza, la mia fiducia, e non avrò mai paura. So che il diavolo, se non fosse per te, ci getterebbe (non in prigione, ma) nell'inferno. E so che nella sua prigione avrebbe tenuto il tuo popolo finché non fosse marcito, e lì fosse morto. Ma non osa: solo dieci giorni, è il suo limite! Oh! mantienimi fedele fino alla morte, e avrò da te la corona della vita che non appassisce.

Lettore! lascia che i problemi di Davide, addolciti e santificati com'erano al fiume Giordano, e la collina Mizar, portino con sé alla nostra vista, questa graziosa convinzione; i dolori santificati sono cose preziose. Un vero dolore santificato, nell'attuale deserto, non può mai venire troppo spesso. GES li distribuisce al suo popolo dalla sua infallibile saggezza e amore; e la copertina di ciascuno di loro è segnata nella sua stessa mano benedetta: quanti amo, rimprovero e castigo.

Dipende da ciò, dal punto di vista di Davide, quando è venuto a riassumere le sue misericordie, quelle che considerava più preziose, che avevano portato con sé la maggior parte di DIO. E nella nostra stima delle vere benedizioni, che si tratti di difficoltà o gioia, il nostro calcolo sarà lo stesso, se così fosse, conosciamo il SIGNORE, come lo conosceva lui. Guidami dunque, carissimo SIGNORE GES! conducimi come sembra meglio alla tua infinita saggezza e amore, attraverso tutti i vari sentieri dell'attuale stato di deserto, sia segnato dalla terra del Giordano, sia dagli Hermoniti, dalla collina di Mizar.

Lascia che la strada sia sempre così intricata, sempre così aspra o spinosa; ma se tu sei con me, so che sarà una retta via per una città della tua abitazione. E oh! SIGNORE DIO, riempi la mia anima, il mio cuore, tutte le mie facoltà, tutte le mie forze, dello stesso amore per te che hai avuto per Davide; perché allora saranno le mie stesse lacrime, come le sue, che furono la sua carne giorno e notte; a me, più dolce del vino speziato del melograno.

Allora l'andirivieni della mia anima avrà una dolce corrispondenza alle sue devote aspirazioni, e il mio cuore sarà l'eco del suo, quando disse: Come il cervo anela ai ruscelli d'acqua; così l'anima mia anela a te, o DIO. L'anima mia ha sete di DIO; sì, per il DIO vivente: quando verrò e comparirò davanti a DIO!

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