(8) E portarono la testa di Isboset da Davide a Hebron, e dissero al re: Ecco la testa di Isboset, figlio di Saul, tuo nemico, che cercava la tua vita; e l'Eterno ha vendicato oggi, il re mio signore, di Saul e della sua discendenza. (9) В¶ Davide rispose a Recab e a suo fratello Baanah, figli di Rimmon il Beerotita, e disse loro: Com'è vero che vive il Signore, che ha redento l'anima mia da ogni avversità, (10) Quando uno mi disse, dicendo , Ecco, Saul è morto, pensando di aver portato una buona novella, l'ho afferrato e l'ho ucciso a Ziklag, il quale pensava che gli avrei dato una ricompensa per la sua notizia: (11) Quanto più, quando gli uomini malvagi ha ucciso un giusto in casa sua, sul suo letto? Non dovrò dunque io ora esigere il suo sangue dalla tua mano e portarti via dalla terra?

Osservare; con quale fede e sicurezza Davide parla della redenzione. Non come una cosa da fare; ma come opera già compiuta. Dolce pensato questo! Così conclusero i santi dell'antichità. "Benedetto, (dice Zaccaria) il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo. Lascia che il tuo servo, (disse Simeone) vada in pace secondo la tua parola! perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza". Luca_1:68; Luca_2:29-30. La giusta detestazione di Davide per questa azione orribilmente crudele e non provocata di Recab e Baanah, non avrebbe potuto essere espressa in modo più forte.

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