Dissi in cuor mio: Va' ora, ti proverò con allegria, perciò godi del piacere: ed ecco, anche questo è vanità. (2) Ho detto della risata, è pazza: e dell'allegria, che cosa fa? (3) Ho cercato nel mio cuore di darmi al vino, pur conoscendo il mio cuore con la saggezza; e di aggrapparmi alla follia, finché io potessi vedere qual era quel bene per i figli degli uomini, che avrebbero dovuto fare sotto il cielo tutti i giorni della loro vita.

(4) ho fatto di me grandi opere; mi costruii case; Ho piantato vigne: (5) ho fatto giardini e frutteti, e ho piantato in essi alberi di ogni sorta di frutti: (6) ho fatto di me stagni d'acqua, per irrigare con essa il bosco che produce alberi: (7) Mi procurai servi e fanciulle, e feci nascere servi in ​​casa mia; inoltre avevo grandi possedimenti di bestiame grande e piccolo sopra tutti quelli che erano a Gerusalemme prima di me: (8) Mi raccolsi anche argento e oro, e il tesoro particolare dei re e delle province: mi ottenni cantanti e cantanti, e le delizie dei figli degli uomini, come strumenti musicali, e di ogni sorta.

(9) Così fui grande, e crescei più di tutti quelli che erano prima di me in Gerusalemme: anche la mia sapienza rimase con me. (10) E tutto ciò che i miei occhi desideravano non li ho trattenuto, non ho trattenuto il mio cuore da alcuna gioia; poiché il mio cuore si è rallegrato di tutte le mie fatiche: e questa è stata la mia parte di tutte le mie fatiche. (11) Poi guardai tutte le opere che le mie mani avevano fatto, e la fatica che mi ero sforzata di fare: ed ecco, tutto era vanità e afflizione di spirito, e non c'era profitto sotto il sole.

Ecco un resoconto molto fedele di quelle cose in cui gli uomini carnali pongono il loro bene principale. allegria e vino; e case di vermiglio e cedro, argento e oro; uomini servi e schiave; cavalli ed equipaggiamento; musica, e senza dubbio anche la danza; con, insomma, tutto ciò che può gratificare la carne con i suoi affetti e concupiscenze. Lettore! fermati, ti prego, su questo conto; e poi dare un'occhiata, anche se breve, allo stato attuale delle cose intorno; e dire, se Salomone avesse disegnato questa rappresentazione non per se stesso, ma per il mondo, in questo diciannovesimo secolo di cristianesimo, il quadro avrebbe potuto essere più accurato? Non susciterebbe la pietà di un angelo se si potesse supporre che egli guardasse, vedesse la moltitudine di coloro che si definiscono seguaci dell'umile Redentore,

L'uomo di Uz ha tracciato un'immagine simile del carnale ai suoi giorni. Giobbe 21:7 . E Asaf, ci ha insegnato, quale effetto hanno tali caratteri negli esercizi dei fedeli. Salmi 73:3 .

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