RIFLESSI

Lettore! tu ed io possiamo a malapena contemplare la bontà del Signore verso Israele come riportato in questo capitolo; e mai potremo adorare sufficientemente la divina misericordia, quando consideriamo il nostro interesse per essa. Oh! quale notte di liberazione ha operato per loro il Signore dopo la rigida schiavitù di quattrocento anni! In quale serie di problemi li aveva sostenuti e fatti superare, sfidando tutte le oppressioni del nemico! E con quale mano alta alla fine portò tutto davanti a loro, quando venne il momento della sua salvezza.

Veramente potrebbe dire il loro capo: "È una notte molto da osservare per il Signore di tutti i figli d'Israele, di generazione in generazione, per sempre. Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, il primo mese dell'anno". È davvero un nuovo mese, un nuovo anno, una nuova vita, nuovi privilegi, nuovi piaceri. E bene chiunque legga la meravigliosa narrazione esclami: Che cosa ha fatto Dio?

Ma, fratello mio! mentre contemplando l'emancipazione di Israele dall'Egitto, cerchiamo la grazia per contemplare una liberazione ancora molto più grande, di cui questo era solo il tipo; anche il recupero della nostra povera natura caduta da sotto la schiavitù infernale, mediante la gloriosa redenzione del Signore Gesù Cristo. Questa è davvero la notte che noi ricorderemo per sempre, anche la notte del peccato e della morte, in cui giacemmo, quando Gesù, la nostra Pasqua onnipotente, passò sulle case del suo popolo e portò rovina e distruzione in mezzo a tutti i nemici che reggevano le nostre anime in vassallaggio e miseria, Certo, possiamo ben gridare con il Salmista, O cantate al Signore un canto nuovo: cantate al Signore tutta la terra. Cantate al Signore e lodate il suo nome: dite ogni giorno la sua salvezza.

Carissimo e sempre benedetto Gesù! poiché ti sei degnato di essere la nostra Pasqua, aiutaci con i dolci influssi del tuo Santo Spirito a celebrare la festa non con il vecchio lievito, né con il lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità. E oh! lascia che il sangue dell'alleanza eterna sia spruzzato sui nostri cuori, affinché possa essere la nostra sicurezza dalla sentenza di condanna della legge e da tutti i terribili mali di distruzione che ne derivano.

Consentimi con la preziosa fede di nutrirmi del tuo prezioso corpo: e fallo diventare davvero cibo e il tuo sangue davvero bevanda, per sostenermi e nutrirmi nella mia vita spirituale. E concedi che, come il credente Israelita, io possa mangiarlo con i miei lombi cinto di verità e i miei piedi calzati con la preparazione del vangelo della pace. E come lui anche, con il mio bastone in mano pronto a partire e in fretta a partire, affinché quando verrai, sia a mezzanotte, o al canto del gallo, o al mattino, io possa essere trovato ad aspettare il tuo arrivo, e sali con mano alta dall'Egitto spirituale del peccato e della morte, al possesso della Canaan eterna della promessa.

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