RIFLESSI

Chi può meditare sulla grazia di Dio, nel fornire così i suoi servi per l'opera del santuario, e dando alla congregazione una mente così disposta a dare contributi all'edificio, senza essere colpito dalla convinzione che nell'edificio spirituale deve sii lo stesso Dio Onnipotente che solo può operare in noi, sia per volere, sia per fare, di suo beneplacito. Grazioso Dio! disponi sempre il mio cuore al tuo servizio e dammi la grazia di consacrarti tutto ciò che ho; il mio tempo, i miei doni, la mia vita; poiché tutto è da te, e nella dedizione del tutto, non è che restituirti il ​​tuo. Accettali, caro Signore, in Cristo Gesù, e perdona l'indegnità sia del dono che del donatore.

Non voglio chiudere questo capitolo nella revisione della preparazione del tabernacolo, e del suo arredo, senza guardare di nuovo quel benedetto ministro del santuario, e del vero tabernacolo, che ha piantato il Signore, e non l'uomo. Carissimo Gesù! sei tu il vero tabernacolo del tuo popolo. Sul fondamento dell'amore eterno di tuo Padre, la tua salvezza è edificata per loro: e nella tua giustizia e nel tuo sangue, il tempio spirituale riposa per sempre: Signore concedi che, come la tua misericordia è edificata per sempre, la pietra più alta per la mia anima possa essere portata avanti con grida di "Grazia, grazia", ​​ad esso.

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