Sembrerebbe, per lo scopo del ragionamento, che il Signore si compiace di adottare in questo capitolo, che il proverbio qui usato fosse una riflessione indiretta su Dio. Probabilmente era il commento dello schernitore al secondo comandamento. Ma così grande era la delinquenza generale dei tempi, che sia il Padre che il Figlio vi furono coinvolti; e, quindi, poiché tutti avevano peccato ed erano privi della gloria di Dio, tutti furono giustamente esposti al dispiacere di Dio.

E nel giustificare il procedimento divino, il Signore rivendica il suo indubbio diritto, come creatore sovrano di tutti gli uomini: tutte le anime sono mie. Lo sono per la creazione originale e per le misericordie della redenzione; perciò dev'essere giusto che Dio, come dell'uomo, faccia del suo ciò che vuole. Stabilito questo punto, il Signore, nei versetti seguenti, avanza a un'illustrazione della dottrina.

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