Questo capitolo inizia con un guaio, e segue una terribile accusa. Chi si intende qui particolarmente per i pastori, non si dice; forse sia sacerdoti che leviti; gli Anziani, e tutto ciò che aveva un incarico; (perché in quel momento il governo non aveva principe) e il popolo era in cattività. Lo Spirito Santo infatti non ha dato alcuna data a questo Sermone; ma poiché è stato consegnato da Ezechiele, deve essere stato mentre la Chiesa era a Babilonia.

Forse lo Spirito Santo si è compiaciuto di averlo tramandato alla Chiesa senza data, apposta perché potesse piacere ai pastori di ogni generazione. Lettore! guarda la carica di Dio dei pastori infedeli, e trema! Si dice che si nutrano da soli, ma non dal gregge. Sono accusati di trascurare i malati dell'ovile; e anche con la forza e la crudeltà di dominarli. Si dice che siano del tutto disattenti alle povere pecorelle smarrite e ai vagabondi, e che non li cercheranno né li ricevano.

Lettore! meditare terribilmente su queste cose. Ma non mancate, notando l'indegnità degli uomini, di osservare la tenera misericordia del Signore. Le pecore povere, malate, trascurate, e anche erranti e disperse, il Signore chiama ancora sue. Le mie pecore (dice il Signore) hanno vagato; sì il mio gregge è stato disperso. Prezioso Gesù! quanto è benedetto osservare così la tua grazia e il tuo favore, in mezzo a tutte le infermità del tuo gregge e alla condotta indegna dei loro custodi!

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