L'EPISTOLA DELL'APOSTOLO PAOLO AI GALATI

OSSERVAZIONI GENERALI

La GALATIA era una provincia dell'Asia minore. Qui il Signore aveva un popolo, che si compiacque di chiamare per grazia sovrana; e principalmente, sembrerebbe, sotto il ministero personale dell'apostolo Paolo. Vedi, a conferma, Atti degli Apostoli 16:6 . e Atti degli Apostoli 18:1 ; Galati 1:8 .

e Galati 4:13 , ecc. La chiesa così formata era composta, come ci si poteva aspettare, da un misto di ebrei e gentili. Quindi hanno portato con sé nella chiesa i loro diversi pregiudizi distinti, secondo i loro precedenti attaccamenti. E questo spiega, in larga misura, certe espressioni, qua e là, che incontriamo in questa Lettera, nell'insegnamento dell'apostolo.

Ma la caratteristica principale del tutto, e per la quale Paolo qui scrisse ai Galati, era quella di esporre la via della giustificazione davanti a Dio; quale l'apostolo mostra decisamente, sotto l'ispirazione di Dio Spirito, di essere unicamente nel e per mezzo del Signore Gesù Cristo, senza la più piccola mescolanza della legge.

Il tempo in cui Paolo scrisse questa epistola è variamente datato da diversi scrittori, alcuni lo fanno già nell'anno 55: altri, fino al 59, nel quinto anno del regno di Nerone. Anche il luogo, dove l'apostolo lo scrisse, non è meno incerto. Infatti, sebbene alla fine di esso, si dice che la firma sia di Roma, tuttavia questo non significa che Paolo l'abbia scritto lì. Tuttavia, questi punti non sono materiali.

Il grande obiettivo di cui ci occupiamo è l'assicurazione che la scrittura è opera dello Spirito Santo. E su questo appare il sigillo del Signore, in ogni Capitolo. Tutta l'Epistola, infatti, porta con sé ciò che Paolo chiama la triplice testimonianza; 2 Corinzi 13:1 . Dio Spirito Santo l'Autore: la stessa sacra parola ispirata: e il cuore del figlio di Dio, nel quale è scritta la sua verità.

Penso non sia necessario trattenere il Lettore dall'entrare subito nella lettura di una Scrittura, così dolce e interessante; e pregherò solo il Signore di dirigere e guidare il mio cuore e la mia penna, in tutto ciò che sarà offerto su di esso, in questo commento del povero; che sia lo Scrittore che il Lettore possano essere ristorati alla gioia della loro anima e alla gloria del Signore, nel volto di Gesù Cristo. Amen.

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