RIFLESSI

Nell'esaminare questo capitolo, credo che non vorrei che il Lettore trascurasse la graziosa interposizione di Dio, a favore del suo servitore Giacobbe, quando Labano il Siro lo inseguì con una rabbia così determinata. Piuttosto che il povero servo dovrebbe essere ferito dal suo padrone scortese e innaturale, il Signore intimorisce la sua mente dagli effetti di un sogno. Allo stesso modo, dipende da questo, fratello mio, è la cura vigile di Dio sul suo popolo ora.

Oh! se potessi tu ed io conoscessimo i mille e diecimila casi del genere, che quotidianamente accadono nella vita, vedremmo con quanta dolcezza la storia della Chiesa è ancora, e ancora ripetuta: li ha fatti anche compatire tutti quelli che li portavano prigionieri. Salmi 106:46 . Lettore! guarda solo i pegni della fedeltà divina verso di te, nel disporre i cuori dei tuoi nemici ad essere in pace con te, e, fidati, le prove appariranno pienamente. Nel monte del Signore si vedrà.

Ma non chiudete il capitolo finché non avrete notato con me come continuamente la storia del Patriarca ci stia conducendo alla contemplazione della vita del benedetto Gesù, di cui in innumerevoli casi Giacobbe fu un tipo. Certamente lo Spirito Santo, nel suo ministero divino di glorificare Gesù, intendeva che gli annali delle memorie di quest'uomo ci indirizzassero più immediatamente a Cristo. Come fu obbligato Gesù a fuggire in Egitto per evitare la furia di coloro che cercavano la sua vita! Come fu poi condotto nel deserto! Quali servizi ha sostenuto per la Chiesa, ebrea e gentile, che ha promesso a se stesso! E quali persecuzioni subì, in quelle fatiche d'amore, per le anime del suo popolo! Carissimo Signore! possa il senso della tua impareggiabile considerazione per la nostra povera natura decaduta, quanto vile in qualunque modo ricambiato dal mondo,

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità