RIFLESSI

Quanto sono grati, dopo le afflizioni, i rinnovamenti della gioia! Come rinfrescano le manifestazioni di GES dopo lunghe e oscure stagioni della sua assenza per l'anima? Lettore! che la lettura di questo capitolo conduca il tuo cuore all'esame, se GES si è fatto conoscere a te diversamente da come non fa al mondo. Perché senza questo il principale e migliore miglioramento da esso andrà perduto. Oh! è dolce guardare colui che con il peccato e la disubbidienza abbiamo venduto per schiavo! È prezioso, infatti, contemplare colui che fu ferito per i nostri peccati e contuso per le nostre iniquità; ora risorto ed esaltato alla destra del potere; e sebbene cambiato di stato, tuttavia conservando la stessa natura, e ancora non si vergogna di chiamare il suo popolo Fratelli.

Carissimo GES, manda i carri delle tue ordinanze per condurci a te. Nell'Egitto della morte e della tomba ti seguiremmo, per contemplare la tua gloria. E poiché il bene di tutto il paese è davanti a noi, e nel cielo in cui sei entrato, tu sei andato solo prima come nostro precursore per prendere possesso in nostro nome; là possa il tuo SPIRITO buono portarci, come alla nostra casa eterna: dove speriamo di vederti faccia a faccia, e di conoscere proprio come siamo conosciuti.

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