RIFLESSI.

CHE preziosa considerazione è per i fedeli, che in mezzo a tutti i giudizi di Dio, sui malvagi, il Signore non è mai disattento agli interessi e alla sicurezza del suo popolo. Prima che il diluvio travolga il peccatore, sarà preparata un'arca per il santo. Prima che gli empi siano scacciati, con distruzione eterna, dalla presenza del Signore, Gesù farà i suoi gioielli e sarà glorificato in coloro che credono.

In quell'ora decisiva, Signore, possa essere la mia parte trovarsi in Te. Lettore! soffermati su questa meravigliosa liberazione, nell'esempio di Noè e della sua famiglia, e considera se nell'arca non vedi un simbolo del Signore Gesù, che preserva la sua chiesa e il suo popolo.

La sua divinità non appare nella pienezza e nella sufficienza della sua salvezza? Non è forse dimostrata l'onnipotenza dei suoi meriti e della sua morte, nel sopportare tutto il peso della redenzione, quando l'ira di Dio, come i torrenti e le tempeste che scendono sull'arca, distrusse tutto tranne questo luogo di salvezza? E chi non vede che nel sangue e nella giustizia, nel fare e nel soffrire, di Cristo Gesù, si trova solo l'eterna salvezza del credente, oh! per una fede ardente, per credere alla testimonianza che Dio ha dato di suo Figlio.

Non trascuriamo la contemplazione di questo interessante argomento, finché non avremo preso un'altra e un'altra visione dell'arca della sicurezza. Mentre Dio, come un Padre buono, prevedendo la tempesta che si avvicina, non crede abbastanza di chiamare i suoi figli dal campo, ma li prende per mano, per portarli a casa in casa; così, la stessa misericordia, che provvede al rifugio del Salvatore, fornisce aiuto al peccatore, per abbracciarlo.

La chiamata della grazia non è, a Noè, vai nell'arca, ma vieni; evidentemente insegnando che mentre Dio Padre ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito, per la salvezza, dà anche il suo Spirito Santo, per rendere effettiva quella salvezza. Spirito Santo ed Eterno! mentre tu benignamente mi fai udire la voce della supplica, chiamandomi ad entrare nell'arca Cristo Gesù; e mentre tu, con tanta grazia, lo indichi, come la Via, la Verità e la Vita; Oh! aggiungi un'altra benedizione al favore immeritato e rendimi disponibile, nel giorno della tua potenza; lavora in me, sia per volere che per fare, di tuo beneplacito.

Ancora una parola, prima di chiudere il Capitolo. Poiché non tutti sono Israele, quelli che sono di Israele; si ricordi dunque che tutti quelli che entrarono nell'arca non erano come il fedele Noè. Gli uomini, in virtù della professione di religione, possono mescolarsi con il popolo di Dio, possono essere trovati alle ordinanze e, dal loro legame con loro, possono ricevere molte liberazioni temporali. Quindi, troviamo Cam, tra la casa di Noè, nell'arca; e Giuda tra i discepoli di Cristo.

Ma tutto questo è largamente distinto dal possesso della vita divina. La zizzania può e germoglierà con il buon seme. E sappiamo chi è che ha detto: Che entrambi crescano insieme fino alla mietitura. Ma si affretta l'ora in cui avrà luogo una perfetta discriminazione, e poi seguirà una separazione eterna, tra il giusto e l'empio, tra colui che serve Dio e colui che non lo serve.

La mia anima! sia la tua fervida preghiera a Dio, di non riposare mai in un nome per vivere, mentre virtualmente morto davanti a lui. Concedi, carissimo Signore! che, mentre fuggendo al Signore Gesù, come l'Arca, per rifugio, Cristo possa essere formato nel mio cuore, la speranza della gloria.

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