RIFLESSI

OH! Pashur! quale grande differenza c'era anche nel momento dei tuoi apparenti trionfi, tra il Profeta sofferente e il Governatore offensivo? E che differenza eterna ed eterna c'era quando le sue predizioni si sono adempiute, e tu eri un terrore, un magor-missabib per te e per tutti intorno a te! E adesso cos'è? Il lettore pensa a quel suggestivo brano del Profeta, e impara da esso tutto ciò che contiene; Dite al giusto che gli andrà bene! Guai al malvagio, sarà malato con lui!

Prezioso Signore Gesù! come posso ascoltare o leggere degli oltraggi gettati sui tuoi fedeli servitori in ogni epoca della tua Chiesa, senza che la mia mente sia insensibilmente diretta a te, per vedere tutti gli esercizi minori dei tuoi profeti, inghiottiti dai fiumi (come i torrenti di la terra nel vasto oceano) di questi dolori ineguagliabili. Il dolore fu mai simile al tuo dolore, nel giorno dell'ardente ira del Signore? Qui in te possa sempre trovare la mia anima dolce consolazione, e sotto gli scherni e i rimproveri del mondo, ricorda, che se chiamassero Belzebù il padrone di casa, quanto più lo saranno quelli della sua casa.

Concedi Signore! che non possa mai mormorare in nessuna delle tue dispense, né lamentarmi il giorno della mia nascita, né desiderare che sia stato coperto dalle tenebre; ma desidero piuttosto essere conforme alla tua immagine benedetta in tutte le cose, che essendo reso partecipe delle sofferenze di Cristo, anch'io possa essere della gloria che seguirà.

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