È difficile immaginare quali furono i sentimenti di Geremia in questa occasione. Non poteva davvero, ma sapere in se stesso, che ciò che Hanania aveva detto, doveva essere falso; ma tuttavia dalla naturale incredulità che è per natura nel cuore di ogni uomo, potrebbe per il momento essere tentato di dubitare, se il Signore non avesse davvero mandato Anania. Oltre al cuore di Geremia, come pure il cuore di tutto il popolo, naturalmente si chinava a desiderare che ciò che Anania aveva profetizzato si avverasse.

Così che in queste circostanze Geremia senza dubbio si sentiva terribilmente esercitato. E poiché il falso profeta Anania aveva molto abilmente riferito la decisione della sua profezia a due anni interi; di conseguenza, se la questione si basava sull'evento, prima che potesse essere determinato, le menti della gente non sarebbero state in grado di scoprire da che parte stava la verità, fino a quando il periodo non fosse completamente esaurito. I ministri di Gesù nell'ora presente, così come i fedeli profeti dell'antichità, sanno cosa significa esercitarsi in tal modo.

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