RIFLESSIONI.

LETTORE, tu ed io soffermiamoci su questo capitolo, e in mezzo a molti altri dolci pensieri, che nascono dalla solenne rassegna di ciò che qui ci viene presentato, questo colpisca le nostre menti come tra i più alti miglioramenti; Voglio dire, per annotare la grazia meravigliosa, la bontà, la condiscendenza e l'amore, JEHOVAH qui manifestato nel ragionamento con Giobbe nel modo qui esposto. GEOVA ha infatti detto che, sebbene sia l'Altissimo e l'Eccelso che abita nell'eternità e il cui nome è Santo, tuttavia si umilia per contemplare le cose che sono in cielo e in terra.

Ma che DIO si degni così graziosamente di ragionare e di protestare con la sua creatura, sotto lo stato insoddisfatto e mormorante di una mente che si rattrista! Oh! quanto è grande la misericordia! E tuttavia, Lettore, non possiamo entrambi trovare un altro esempio di tenerezza ancora più grande, in cui il Signore ha superato ogni altra testimonianza che ha offerto all'umanità, o potrà mai offrire di nuovo, in tutte le riserve della sua onnipotenza e grazia? Non compì forse un atto di condiscendenza, di cui tutto il Cielo rimase sbalordito, e gli angeli da tempo contemplavano con stupore e sorpresa, quando GES, l'unigenito Figlio, che da tutta l'eternità giaceva nel seno del PADRE, venne a la chiamata di DIO, e tabernacolo nella sostanza della nostra carne? Anzi, non solo tabernacolo nella nostra natura, ma in quella natura si è abbassato al grado più basso possibile di umiliazione, finché, con la morte maledetta di croce, aveva compiuto pienamente la redenzione del suo popolo! Possa il Profeta esclamare, Meraviglia, o cieli! e stupisciti, o terra! poiché il Signore l'ha fatto.

Lettore, al di là di questa visione dell'amore e della condiscendenza divini, lascia che tu e io impariamo da ciò che ha detto il Signore, che creature povere, miopi e ignoranti siamo. D'ora in poi rallegriamoci di essere sotto una direzione più saggia e migliore della nostra. Qualunque dispensa piaccia a DIO di esercitarci, lascia che il nostro primo e grande obiettivo sia vedere la mano di GES in essa e riposare in una chiara certezza del nostro interesse per lui.

Il motto del cristiano, il vero credente dovrebbe essere, in ogni stato quando è unito a GES, ciò che il Profeta ha detto: Il giusto Signore è in mezzo a Sion; non farà, non può, commettere iniquità. E oh! quando si ode la voce di DIO nella dispensazione, per quanto oscura possa essere, l'intero volto della dispensazione cambia. Lascia che un povero credente nel SIGNORE GES sia inzuppato nella più profonda avversità delle afflizioni del corpo, o delle angustie dell'anima, o entrambe; tuttavia, quando si vede GES dirigere l'evento, non ci può essere spazio per domande o domande, tanto meno per agitarsi e sentirsi a disagio, sotto la provvidenza.

Lascia che un'anima, ma ascolta la sua voce preziosa; "Stai fermo, e sappi che io sono DIO." Sicuramente un DIO in CRISTO, un DIO nell'alleanza, un DIO fedele, un DIO provato, un DIO approvato, sostiene l'anima, come l'ancora di una nave in una notte buia e tempestosa, e l'anima è resa più che conquistatrice attraverso la sua grazia ci aiuta. Lettore, preghiamo DIO per questa grazia, perché sia ​​a sua gloria e a nostra gioia.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità