RIFLESSI

E ora, addio Giobbe. Abbiamo visto, nella tua storia più istruttiva confermata la benedetta verità, che la fine del SIGNORE, negli eventi del ministero dei suoi servi e vive sulla terra, è molto pietosa e graziosa, dolcemente, sotto l'insegnamento divino dello SPIRITO SANTO, noi imparate da qui che il Signore è giusto in tutte le sue vie e santo in tutte le sue opere; e specialmente nella vita dei suoi servi, che ordina e dispone tutte le cose, come meglio promuoverà i suoi graziosi disegni nel promuovere la propria gloria e la felicità del suo popolo.

A Satana può essere permesso di esercitare un certo grado di potere; ma per quanto ciò possa essere doloroso, durante l'operazione, per la carne e il sangue, il tutto deve e deve servire alla disgrazia del nemico, al conforto dei fedeli servitori di DIO e alla dimostrazione della saggezza, dell'amore e della bontà divini. Nessuna tentazione li raggiungerà se non ciò che è comune all'uomo, e ad ogni tentazione il SIGNORE troverà una via di scampo, finché alla fine il DIO della pace schiaccerà Satana sotto i loro piedi.

Ma prima di dare l'ultimo saluto a Giobbe, lasciatemi guardare ancora una volta, ed ecco in quante cose egli somigliava in modo sorprendente al mio adorabile Redentore. Sì, benedetto uomo di Uz, sicuramente lo SPIRITO SANTO ha voluto benevolmente insegnare alla Chiesa, nella tua storia, un po', per quanto tenue nei contorni, di ciò su cui la Chiesa dovrà sempre essere lieta di soffermarsi; di Colui che è il primo e l'ultimo e incessante oggetto del suo affetto.

Giobbe era il più grande uomo di tutto l'Oriente? E che cos'era GES, l'uomo di saggezza, stabilito dall'eternità, ma il più grande di tutti, e il SIGNORE di tutti, affinché in tutte le cose potesse avere la preminenza? Giobbe era perfetto e retto davanti a DIO, uno che temeva DIO ed evitava il male? E che cosa eri tu, benedetto GES, nella tua natura umana, ma santo, innocuo e immacolato, separato dai peccatori e reso più alto dei cieli? Giobbe fu improvvisamente portato da uno stato di benessere a uno stato di povertà e dolore? E possiamo noi trascurarti, adorabile SIGNORE GES, che, sebbene ricco, tuttavia sei diventato povero per noi, affinché noi attraverso la tua povertà potessimo diventare ricchi? Satana ha aggredito Giobbe nella sua afflizione e lo ha schiaffeggiato in ogni direzione? E possiamo noi dimenticare le tue ineguagliabili tentazioni, o tu principe dei sofferenti, quando dal fiume Giordano al giardino, e nonostante la croce, Satana furioso ti attaccava, nella tua santa natura non poteva trovare nessuna parte vulnerabile ai suoi dardi infuocati? Ma oh! prezioso GES, quali erano i conflitti dell'uomo di Uz rispetto al tuo tu uomo dei dolori, e familiare con il dolore? Quale persecuzione, da parte di falsi amici, nella storia di Giobbe, può somigliare alla tua, quando hai sopportato una tale contraddizione dei peccatori contro te stesso, affinché il tuo popolo fosse stanco e debole nelle loro menti? Molti dei tuoi fedeli servitori, grazie alla tua grazia che li ha resi disponibili, hanno operato in modo virtuoso, ma tu li superi tutti. quali erano i conflitti dell'uomo di Uz rispetto al tuo tu uomo dei dolori, e familiare con il dolore? Quale persecuzione, da parte di falsi amici, nella storia di Giobbe, può somigliare alla tua, quando hai sopportato una tale contraddizione dei peccatori contro te stesso, affinché il tuo popolo fosse stanco e debole nelle loro menti? Molti dei tuoi fedeli servitori, grazie alla tua grazia che li ha resi disponibili, hanno operato in modo virtuoso, ma tu li superi tutti. quali erano i conflitti dell'uomo di Uz rispetto al tuo tu uomo dei dolori, e familiare con il dolore? Quale persecuzione, da parte di falsi amici, nella storia di Giobbe, può somigliare alla tua, quando hai sopportato una tale contraddizione dei peccatori contro te stesso, affinché il tuo popolo non fosse stanco e debole nelle loro menti? Molti dei tuoi fedeli servitori, grazie alla tua grazia che li ha resi disponibili, hanno operato in modo virtuoso, ma tu li superi tutti.

Sì, benedetto GES! in ogni cosa ti conviene avere la preminenza, nella sofferenza come nella gloria, per poter essere il primogenito tra molti fratelli. È dolce e prezioso seguire gli insegnamenti dello SPIRITO SANTO, e tracciare, nella vita del tuo popolo, in quei primi secoli della tua Chiesa, qualsiasi profilo di carattere come tipico di te. È molto vantaggioso osservare Giobbe che adombra una vaga somiglianza con te nella sua grandezza originale, con cui inizia la sua storia! nella sua umiliazione, nella sua intercessione per i suoi amici e nella sua esaltazione finale.

Ma oh! Signore benedetto, fammi guardare attraverso tutte queste ombre alle tue manifestazioni luminose, quando provenendo dalla tua gloria in cielo e dimorando sulla terra nella sostanza della nostra carne, sei passato attraverso dolori, sofferenze, oltraggi, persecuzioni portando i nostri peccati nel tuo proprio corpo sull'albero, e morire il giusto per l'ingiusto, per condurci a DIO. Salve, onnipotente GES! ora DIO nostro PADRE ha trasformato la tua prigionia e ti ha benedetto al di sopra dei tuoi simili.

Ora ti ha costituito e nominato Gran Sommo Sacerdote e Intercessore per tutti i tuoi redenti; e te, e loro in te, egli accetta. E ora ti è stata data una famiglia sia di Giudei che di Gentili, per benedire il tuo nome, per cantare le tue lodi e per adorarti per sempre. Ed ora ogni ginocchio si piegherà davanti a te, e ogni lingua confesserà che GES CRISTO è il SIGNORE, alla gloria di DIO il PADRE.

Non posso chiudere questa parte delle mie deboli fatiche, senza desiderare di cadere davanti al propiziatorio in gratitudine per la misericordia così distintiva come è stata manifestata nel permettere che una penna così sconsacrata fosse così impiegata, implorando perdono e perdono per tutto ciò che qui viene offerto . Trovo motivo, ad ogni recensione, di vergognarmi nella consapevolezza di quanto lontano, quanto lontano sia l'originale divino.

Maestro benedetto, direi, manifesta la tua consueta compassione agli errori, di questo umile lavoro. Preserva tutto ciò che lo legge dall'offesa nella lettura: e, se ti piacerà affidarlo per bene ma a uno dei tuoi, alla sovranità della tua grazia sarà tutta la gloria, nel condiscendente di servirsi di un così povero un strumento per un così grande servizio, per lavorare nel tuo popolo sia per volere che per fare secondo il tuo beneplacito.

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