RIFLESSI

GUARDA, anima mia, nel terribile esempio di Acan, lo stato di rovina della nostra natura corrotta: e, mentre giustamente lo condanni, impara a investigare te stesso. Oh! che può stare agli occhi di Dio e sfidare una severa indagine. Signore! Direi; Non entrare in giudizio con il tuo servo, perché ai tuoi occhi nessun uomo vivente può essere giustificato! Insegnami, benedetto Spirito di ogni verità, insegnami a guardare dentro me stesso; per imporre la mia mano con tremore e santo timore sul mio cuore e chiedere come è santificato il mio Dio? Come vengono rispettati i suoi comandi? E come onorarono il suo nome e la sua maestà? Ahimè! Temo che per il principio dell'amor proprio e dell'autoinganno, non farò nessuna scoperta uguale a ciò che lo stato è realmente.

Insegnami dunque, o Spirito Santo, per essere convinto della moltitudine di trasgressioni che sono segrete a mia conoscenza, ma che sono tutte aperte alla luce del volto di Dio, che solennemente condannato nel mio stesso cuore io possa volare a Gesù , rifugiarsi nel suo sangue espiatorio e giustizia giustificante; che io possa invocare questo, e solo questo, davanti al trono, sotto tutti i rimproveri della mia mente, le accuse di Satana, le maledizioni della legge infranta di Dio e le sante richieste della sua giustizia.

Ecco, carissimo Gesù, fisso la mia speranza. A te pendono tutte le mie aspettative di perdono, misericordia e pace, attraverso il tuo sangue. E quando la richiesta è fatta, quello che ho da dire, questa sarà tutta la mia supplica: tu risponderai per me, o Signore mio Dio.

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