RIFLESSI

LETTORE! Vi invoco, mentre desidero la grazia, di evocare nello stesso tempo tutti gli affetti più fini del mio cuore, nella lettura di questo capitolo, per contemplare con nuova soddisfazione il rinnovato amore e l'attenzione del Signore per il suo popolo. Di nuovo, lo Spirito Santo registra, Israele ha fatto il male. E ancora, il Signore visita le loro offese con la verga, ei loro peccati con un flagello. Ma oh! la mia anima non dimenticare, sebbene sia la verga, è la verga dell'alleanza.

È la verga del castigo, la correzione di un padre, non il flagello di un nemico. Infatti, sebbene il Signore susciti nemici per correggere i suoi figli, quei nemici non sono che suoi strumenti e non possono agire oltre quanto egli li incarica. Oh! per grazia di ricordarlo, in tutti i dolci castighi del suo amore. Carissimo Signore! dovunque è necessario, copri di spine la mia via, affinché io non trovi la mia via, quando la mia via è perversa davanti a te.

Portami nel deserto, e supplicami faccia a faccia, finché tu abbia scacciato i ribelli e le concupiscenze della trasgressione; e finché, per le dolci influenze della tua grazia onnipotente, non avrai operato un cambiamento nella mia anima, che io possa dire, andrò e tornerò dal mio primo marito, perché allora era meglio con me che ora.

Signore benedetto! insegnami, in vista degli umili strumenti di cui ti sei compiaciuto di servirti per la liberazione del tuo popolo, a non disprezzare mai il giorno delle piccole cose, ma ad apprendere la piena certezza di quella preziosa dottrina, che non è per forza , né per potenza, ma per lo Spirito del Signore. Oh! perché la grazia di essere sempre appoggiata alla tua forza, o caro Redentore, e di sapere che la tua forza si perfeziona nella debolezza. Sempre, carissimo Signore, sii tu la mia forza, la mia speranza e il mio canto di gioia. Sarò più che vincitore attraverso il tuo braccio che mi aiuta.

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