E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Perché chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede per primo e non calcola il costo, se ha abbastanza per finirla? Per timore che, dopo che ha posto le fondamenta e non è stato in grado di finirlo, tutti quelli che lo vedono comincino a deriderlo, dicendo: Quest'uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto finire. Oppure quale re, andando a far guerra contro un altro re, non si siede per primo e si consulta se può con diecimila affrontare colui che viene contro di lui con ventimila? Oppure, mentre l'altro è ancora molto lontano, manda un ambasciatore e desidera condizioni di pace.

Allo stesso modo, chiunque tra voi non rinuncia a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo. Il sale è buono: ma se il sale ha perso il suo sapore, con che cosa sarà condito? Non è né adatto per la terra, né ancora per il letamaio; ma gli uomini lo scacciano. Chi ha orecchi per udire, ascolti.

Tutte queste sono tante belle illustrazioni di una stessa cosa; vale a dire, della saggezza e della sicurezza di contare il costo, in ogni impresa, prima di entrare in qualsiasi. Il costruttore e il guerriero sono figure forti da spiegare: e quale costruttore, come il

Christian, chi costruisce per l'eternità? Quale guerriero come lui che lotta per la vita eterna? E se il Signore Gesù Cristo non sia il Fondatore dell'uno e il Generale dell'altro, quale successo può seguire? E in applicazione di quanto accaduto prima, sono entrambi belli. Vedi su Luca 14:34 ; Marco 9:49

RIFLESSIONI

Lettore! non allontaniamoci troppo in fretta da questo bel capitolo e da quei discorsi di Cristo che insegnano e rinfrescano l'anima, mentre i farisei guardavano Gesù, per trovare qualcosa di offensivo, come secondo i loro cuori corrotti lo avrebbero fatto, lasciamo tu ed io ascoltiamo la sua dottrina celeste, ed ecco, con delizia e gioia, le sue misericordie al corpo nel guarire l'uomo con l'idropisia, mescolando dolci parole di consolazione all'anima, e oh! per grazia nel contemplare Cristo così parlando alla mensa del fariseo! essere sinceri al discorso di Gesù tra noi! Cosa può esserci di più adatto, più grato, più benedetto che, mentre si partecipa ai doni del Signore, parlare o l'amore del Signore? e mentre siamo seduti con la nostra famiglia alla nostra cena, mischiare con il nostro cibo graziosa conversazione del Signore?

Lettore! non tralasciate la mirabilissima condiscendenza di Gesù nei vari metodi che il Signore si è compiaciuto di adottare nell'esporre le abbondanti disposizioni del suo Vangelo. Che festa davvero di cose grasse! Che viscere di misericordia e di grazia nel Gran Provveditore'! E di che compagnia sono invitati gli ospiti? come i grandi della terra non guarderebbero, tanto meno si unirebbero. Oh! quanto devono essere completamente perduti, quanto assolutamente imperdonabili coloro che rifiutano una così grande salvezza! Affrettati, anima mia! affrettati, Lettore! poiché sono i poveri e gli storpi, i più sensibilmente infelici e miserabili, i più benvenuti.

E il mio Signore dice che i suoi seguaci devono odiarsi, devono portare una croce, devono odiare tutto ciò che potrebbe fermare la via? Oh! che la grazia sia di quel numero felice! Signore! aiutami a cavare un occhio, a tagliare un braccio, a lasciare tutto per Gesù e la sua grande salvezza, perché io possa essere trovato il vero discepolo del Signore! Amen.

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