Ed egli disse loro: Come dicono che Cristo è il figlio di Davide? E Davide stesso dice nel libro dei Salmi: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi. Davide dunque lo chiama Signore, come è dunque suo figlio? Poi nell'udienza di tutto il popolo disse ai suoi discepoli: Guardatevi dagli scribi, che desiderano camminare in lunghe vesti e amano i saluti nei mercati, i primi seggi nelle sinagoghe e le sale principali nelle feste; Che divorano le case delle vedove, e per uno spettacolo fanno lunghe preghiere: le stesse riceveranno maggior dannazione.

Il nostro Signore, avendo ormai per sempre cacciato dal campo della disputa, l'intero corpo di scribi, farisei e sadducei, coglie occasione per condurre a un argomento molto interessante, affinché non solo possa istruire la sua Chiesa in quella grande dottrina della sua doppia natura , DIO e Uomo, in una sola Persona, ma allo stesso tempo, pronunciano la sua sentenza di addio di condanna sugli Scribi di quel giorno, e sui Farisei, e ipocriti di ogni giorno in tutte le generazioni future; GES pone quindi una domanda riguardo al rapporto tra Davide re d'Israele e il Messia, che fu predetto come figlio di Davide secondo la carne.

Egli dà per scontato che nessuno di loro avesse dubbi sulla venuta di CRISTO; ma si chiede se sapessero in che senso era che era il figlio di David. Rimasero ammutoliti alla domanda; e non essendo stati istruiti da DIO, non erano in grado di rispondere. Ma, Lettore! quanto è veramente benedetto il nostro privilegio, quando siamo ammaestrati da DIO, Tu ed io sappiamo perfettamente, e siamo assicurati, da quell'infallibile maestro, che CRISTO è sia la radice che la progenie di Davide.

Poiché come DIO, Uno con il PADRE su tutto DIO benedetto in eterno; egli è e deve essere DIO: la radice di Davide e il creatore di tutte le cose. E come uomo è la progenie, che come un ramo, è stato promesso di crescere dalle sue radici: Isaia 11:1 . Prezioso Gesù! se tu non fossi stato entrambi, che ne sarebbe stato di me? Signore, io ti saluto, come il Signore mia giustizia! Lettore! non voltare le spalle frettolosamente alla solenne sentenza che CRISTO pronuncia sugli antichi scribi.

Terribile come deve essere il caso di tutti i peccatori, che vivono e muoiono nei loro peccati; eppure di tutti i tremendi giudizi pronunciati sui senza Cristo, vedete, per le stesse parole di CRISTO, la dannazione più grande sarà su coloro che per ipocrisia diminuiscono nella loro stima il valore infinitamente prezioso del sangue e della salvezza di CRISTO; come se la necessità delle sofferenze di CRISTO non fosse tanto necessaria per raccomandarle a DIO! Isaia 65:5

RIFLESSI

Lettore! osservate all'inizio di questo capitolo, con quale odio determinato i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani si sono imbattuti in CRISTO! Che cosa aveva fatto GES? Aveva predicato il Vangelo ai poveri; ed era andato in giro guarendo ogni sorta di infermità e ogni sorta di infermità fra il popolo. Ed era questa la causa di tutto il loro odio e malignità? Sì! veramente; e causa abbastanza, a Satana e al suo seme.

Guarda nel mondo ora. L'offesa della croce è cessata? Oh no! Che qualcuno dei servitori di CRISTO nell'ora presente predichi il Vangelo predicato dal padrone; e propugna la salvezza solo nel suo nome, gettando a terra ogni bontà e giustizia degli uomini, e dichiarando che il sangue ei meriti di CRISTO sono l'unica causa di accettazione davanti a DIO, e gli stessi effetti seguiranno. L'intero corpo dei farisei moderni si alzerà e, come un vespaio, ronzerà sul punto di pungere, se possono.

Che parabola terribile, ma giusta, ha qui GES liberato dalla vigna e dai vignaioli. Gli stessi nemici di CRISTO furono costretti a riconoscerne l'applicazione. Com'è veramente terribile vedere una Chiesa che si professa completamente priva di pietà. Vignaioli come volpi del deserto, che distruggono, ma non coltivano, la vigna del SIGNORE!

Lettore! Lo SPIRITO SANTO non ha registrato gli eventi in questo capitolo per niente. Impariamo tu ed io, sia dal fariseo che dal sadduceo, a scoprire lo stato malinconico di una mente non illuminata dalla grazia; e se è così, il SIGNORE è il nostro maestro, per benedire DIO che siamo i figli della risurrezione. Signore benedetto! rivelati all'anima mia in un patto, come il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe; e allora vivrò per te, e vivrò in te, e da te trarrò tutta la vita, nei secoli dei secoli.

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