RIFLESSI

Chi può contemplare l'attenzione del Signore su Israele, come riportato in questo capitolo, nel comandare al popolo di essere numerato e registrato; senza ricordare i privilegi benedetti e distintivi dell'Israele del Signore in tutti i tempi. Oh! la felicità di quel popolo e di quella persona, che il Signore vende per sua, e della quale il Signore degli eserciti ha detto, saranno miei in quel giorno, quando farò i miei gioielli.

Lettore! Lo raccomando sul tuo cuore e sul mio, che entrambi guardiamo bene a quella caratteristica per cui l'Israele del Signore è conosciuto: una generazione separata, eletta, distinta, peculiare. Ecco, il popolo abiterà solo e non sarà annoverato tra le nazioni.

Non abbatterti, mio ​​povero afflitto fratello, chiunque tu sia, che per le tentazioni del nemico e per l'incredulità del tuo cuore, sei spinto a temere, come se fossero pochi quelli che si troveranno tra i veri Israeliti. Leggete questo capitolo e guardate come erano allora numerosi quelli che furono contati: pensate quali moltitudini si sono aggiunte da allora, tra i bambini che allora non erano nati; e sebbene i cadaveri di così tanti caduti da quel peccato mortale di incredulità nel deserto, non dimenticare mai che il Signore ha in tutte le età un seme che lo servirà.

Guarda come nel breve periodo di pochi anni il popolo si è moltiplicato, e confortati con questa certezza, la promessa del Signore deve adempiersi; il Redentore deve vedere il travaglio della sua anima ed essere soddisfatto. Chi può contare la polvere di Giacobbe e il numero della quarta parte d'Israele! Ma soprattutto possa la mia anima essere condotta a guardare a te, caro Redentore, per la cui graziosa impresa il tuo popolo, che era lontano, è avvicinato; e dalla cui salvezza completa e compiuta soltanto, i loro nomi sono registrati nel tuo libro della vita.

Salve! prezioso Gesù! Sei tu che mi hai acquistato questo glorioso privilegio: è il tuo sangue e la tua giustizia assicurati per me; È confermato sia dal dono del Padre, sia dal sigillo dello Spirito Santo: e alla fine non solo leggerò il mio nome scritto lì, ma entrerò così nella gioia del mio Signore? Oh! possa io gioire di questo più che se i demoni fossero tutti soggetti a me attraverso il tuo nome.

Perché, a poco a poco, mi risveglierò al pieno godimento del possesso promesso e avrò una comunione reale, intima e che trasforma l'anima, con tutte le persone della divinità, nel volto di Gesù Cristo.

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