RIFLESSI

QUI, anima mia, fammi indugiare un poco, e al momento del servizio della tromba d'argento, chiamando il popolo del SIGNORE all'assemblea dei suoi santi, chiedi al mio cuore se ho udito e conosciuto il suono gioioso, che è proclamato nel Vangelo, del sangue e della giustizia di GES! e ora cammino alla luce del volto divino? Se io sono tuo, carissimo GES, allora conosco la tua chiamata, sia per l'adunata con il tuo popolo, sia per il mio viaggio con te! Signore, tu mi preceda nel mio pellegrinaggio attraverso la vita.

La tua presenza, sia nel trasferimento dal Sinai al Paran, sia da un confine all'altro (poiché ogni trasloco non è che uno stato selvaggio quaggiù), farà sorridere tutto. Sii tu con me in ogni luogo di riposo, o in partenza, e tutto andrà bene, la mia gioia si troverà in GES, in mezzo alle sue ordinanze e al suo popolo.

E non di meno tu, sempre benedetto SPIRITO, susciti nella mia anima una serietà come il tuo servo Mosè, per invitare altri a partecipare alla grazia che è in CRISTO GES. Ben soddisfatta com'è la mia anima, dell'inesauribile pienezza che c'è in te, per le molte migliaia del tuo Israele, possa essere il linguaggio quotidiano del mio cuore invocare i non risvegliati intorno a me, per venire, e gustare e vedere come misericordioso è il Signore.

E oh! concedi, Signore, questa indicibile misericordia sia a chi scrive che a chi legge, affinché, convinti dell'infinita importanza della salvezza di GES, possiamo abbandonare volentieri un mondo dal quale camminiamo quotidianamente, con tutte le sue periture connessioni, e andate per fede, come il fedele Abramo, alla chiamata di DIO, senza sapere dove andasse, al sicuro possesso di quella città di fondamenta, il cui architetto e costruttore è DIO.

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