RIFLESSI.

La mia anima! pondera bene il contrasto stridente che questo capitolo ha tracciato tra il giusto e l'empio; tra chi serve Dio e chi non lo serve!

Com'è veramente bella l'anima che anela alla conoscenza, cioè che cerca Gesù come un tesoro nascosto. Tutto in lui e in lui è ornamentale. Nella vita privata, nella pubblica posizione, ogni volta che è impegnato, per quanto occupato, adorna la dottrina di Dio nostro Salvatore in tutte le cose. Per quanto piccola e insignificante possa essere la sua conoscenza nelle attuali conquiste di essa, tuttavia sarà con lui come la luce del mattino, che risplende sempre di più fino a un giorno perfetto.

D'altra parte, quanto miserabile è l'uomo che è privo di grazia! Ogni parte della sua vita è perversa e ogni parte della sua condotta storta. Le chiamate di Dio, gli avvertimenti della sua provvidenza, gli allarmi di morte; tutti perdono il loro effetto sul suo cuore insensibile e indegno! La sua gioia è nel male, e la perfidia degli empi la sua gioia. La sua vita come miserabile! - la sua morte che paura!

Prezioso Gesù! sii la mia sapienza, perché allora mi diletterò nel Signore e trionferò nel Santo d'Israele. Riempi la mia anima di vera comprensione e conoscenza, di sicuro lo sono, in te troverò ogni possibile felicità di luce e vita, e la pienezza della gioia nella mia anima. E mentre la saggezza di questo mondo dà orgoglio al saggio mondano; e la potenza di questo mondo dà fiducia al potente, e il ricco si gloria delle sue ricchezze; questa sarà la mia gloria, che io ti comprenda e ti conosca, che tu sei il Signore e che in queste cose ti diletti, o Signore. Qui, Signore, riposi la mia anima convinta che per quanto povero in me stesso, in te possiedo tutte le cose. Tu sei la forza del mio cuore, e tu la mia parte per sempre.

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