Continuando la stessa storia, il Salmista registra in questi versetti la perpetua ingratitudine di Israele e l'incessante amorevolezza del Signore. E sebbene il Signore li abbia castigati e li abbia dati nelle mani dei loro nemici, tuttavia anche qui, come prima, c'è un nondimeno, nel racconto. L'alleanza-misericordia di Dio, e la grande salvezza di Gesù, resistettero e supplicarono duramente per il povero, miserabile, indegno Israele.

Lettore! ti prego, non trascurare la grande preoccupazione che io e te abbiamo in questa storia. Oh! quanto prezioso dovrebbe essere anche per noi lo stesso amore di alleanza di Dio e il sangue infinitamente meritorio di Cristo! Oh! quanto è ripugnante ai nostri occhi il peccato, visto così com'è, estremamente peccaminoso. E oh! come deve apparire agli occhi dell'infinita purezza e santità! E non dovremmo noi, sotto un profondo senso di ciò, cadere nella polvere della terra, e come Esdra gridare, o mio Dio, mi vergogno e arrossisco di alzare il mio volto verso di te, mio ​​Dio! Che cosa possono dare conforto se non gli impegni di alleanza di Dio Padre e gli inestimabili e mai pienamente ricompensati meriti di Dio Figlio, portati a casa e manifestati al cuore da Dio Spirito Santo, sotto gli allarmi di una coscienza condannante? Esdra 9:6 .

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