Ecco un nuovo corso di pensieri, che scaturisce dalla visione dell'amore di alleanza di Dio nella redenzione, celebrata in precedenza. La degenerazione di Israele e la prigionia del popolo (probabilmente con un occhio all'oppressione babilonese) è qui, per opera dello Spirito di profezia, su cui si è soffermato. E se non si riferisce a quel particolare periodo della chiesa, tuttavia si riferisce chiaramente a una stagione in cui le acque del santuario si esaurivano.

Lo scrittore sacro implora con forza la liberazione; in primo luogo, rivendicando la relazione e l'interesse del patto; poi avvertendo i trionfi dei nemici; poi, ricordando al Signore la lunghezza dell'afflizione, lo stato transitorio di tutte le cose quaggiù, la brevità e la natura insoddisfacente della vita, e la miserissima condizione dell'uomo peccatore caduto sulla terra: e chiude tutto con un'allusione a gli insulti offerti dal nemico alla persona e, opera di Gesù. Lettore, le suppliche nella preghiera sono le parti più interessanti della preghiera, quando sono offerte con fiducia in Cristo.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità