«E il Signore mi mostrò quattro falegnami. (21) Allora io dissi: Che cosa devono fare questi? Ed egli parlò, dicendo: Queste sono le corna che hanno disperso Giuda, sì che nessuno alzò il capo; ma queste sono vieni a logorarli, a scacciare le corna dei pagani, che hanno alzato il loro corno sul paese di Giuda per disperderlo».

È possibile, (anche se qui mi permetto solo di indagare, non di decidere), per questi quattro falegnami si possono intendere, in una speciale allusione, i quattro evangelisti, le cui dottrine della persona, dell'opera e del ministero, del Signore Gesù, si può dire in questo modo figurato di abbattere i nemici della Chiesa. Ma, poiché non ci viene certo insegnato a considerare alcun numero specifico nel senso letterale della parola, ma solo come una certa quantità menzionata per implicare la certezza della cosa stessa; non più che nella parabola delle vergini, perché cinque erano sagge e cinque stolte, dobbiamo concludere che il felice e il miserabile saranno uguali nel grande giorno del conto; così umilmente concepisco, che la visione è qui destinata a mostrare, da quattro corna, i nemici di Cristo, e dai quattro carpentieri, gli amici di Cristo.

Di qualunque numero ciascuno sia, siano essi molti o pochi, il Signore mostrò al Profeta la fine sicura delle benedizioni che devono aver luogo nella sua chiesa e regno. La parola di Dio è la spada dello Spirito e i suoi servi sono incaricati di usarla per il conforto del suo popolo e la distruzione dei suoi nemici. Li ho tagliati mediante i profeti, dice il Signore, e li ho uccisi con le parole della mia bocca. Osea 6:5 .

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