Cristo, che era incapace di peccare, non insultava [7] coloro che lo insultavano; soffrì tutto con pazienza; si consegnò volentieri a Ponzio Pilato, che lo giudicava, e lo condannò ingiustamente [8] a morte di croce: e ricordati che tutto ciò che ha sofferto è stato per soddisfare i tuoi peccati, che ha portato i nostri peccati nel suo stesso corpo su l'albero della croce. Ricorda sempre questo grande beneficio della tua redenzione, e del tuo essere chiamato a credere in lui, e ad essere eternamente felice seguendo la sua dottrina; che tutti voi foste come pecore smarrite, perse nella vostra ignoranza e nei vostri peccati, ma che per la sua grazia e per i suoi meriti siete ora chiamati e convertiti a Gesù Cristo, il grande pastore e vescovo delle vostre anime. Sei felice se vivi sotto la sua cura, ispezione e protezione. (Conam)

[BIBLIOGRAFIA]

Cum malediceretur, non maledicebat, greco: loidoroumenos, convitiis appetitus; tradotto in modo improprio, maledetto, dal Sig. N.

[BIBLIOGRAFIA]

giudicante se ingiusto. Nel greco attuale si legge il greco: dikaios, juste, come leggono anche alcuni Padri latini. Sant'Agostino, (tratto 21. in Joan.) Commendabat autem judicanti juste; e così il senso è che egli comandò e affidò la sua causa a Dio, il giusto giudice di tutti.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità