Un sacrificio. La legge non permetteva sacrifici in nessun altro luogo, ma nel tabernacolo, o tempio, nel quale era custodita l'arca dell'alleanza; ma Samuele, per disposizione divina, offrì sacrifici in altri luoghi. Per quale dispensa si può sostenere questa ragione, che la casa di Dio in Silo, perduta l'arca, fu ora gettata via; come figura della riprovazione degli ebrei, Salmo lxxvii. 60, 67.

E in Cariatiarim, dove era l'arca, non c'era né tabernacolo, né altare. (Challoner) --- Almeno quello di Mosè era nel tabernacolo. Vedi cap. vi. 21. (Haydock) --- Samuele era appena arrivato in città, da un luogo chiamato Naiot, dove istruì alcuni dei profeti, cap. xix. 19. Le ancelle lo additano a Saulo; e Dio, allo stesso tempo, rivela al suo profeta, che la persona che si è rivolta a lui dovrebbe essere re.

(Calma) --- Il luogo alto. Excelsum. Gli excelsa, o luoghi elevati, così spesso menzionati nella Scrittura, erano luoghi di culto, nei quali si trovavano altari per il sacrificio. Questi furono talvolta impiegati al servizio del vero Dio, come nel caso presente: ma più frequentemente al servizio degli idoli, e furono chiamati Excelsa, che è comunemente (sebbene forse non così accuratamente) resa alta; non perché fossero sempre sulle colline, per la cosa peggiore di tutte, che era quella di Tofet, o Geennom, (Geremias xix.

) era in una valle; ma a causa degli altari maggiori, e delle colonne, o monumenti ivi eretti, sui quali erano eretti gli idoli, o immagini delle loro divinità; (Challoner) in modo che possano essere chiamati "le cose alte". (Haydock) --- Prima che Salomone costruisse il tempio, dal momento in cui il tabernacolo fu privato dell'onore di avere l'arca, la gente si immolò su tali altezze, 3 Re iii. 2. (Menochius) --- Su uno di questi, a Ramatha, Samuele stava per offrire un'offerta di pace e banchettare con i capi della città, (Calmet) o forse della nazione, che si aspettavano il risultato della sua consultazione del Signore, rispettando la loro richiesta di un re. (Bacino di fieno)

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