O Timoteo, custodisci ciò che è affidato [11] alla tua fiducia. Non intende la sua carica di vescovo, né le grazie di Dio, ma la vera e sana dottrina a lui consegnata o per iscritto o con il passaparola, secondo l'interpretazione comune. Cfr. S. Giovanni Crisostomo, Vincentius Lirinensis, Commonitorii, cap. xvii. Lo confermano le parole seguenti, evitando le novità profane [12] delle parole: (in greco vuoto, vano, balbettante).

L'apostolo qui condanna parole nuove, che cambiano la dottrina; ma a volte per esprimere l'antica dottrina si possono trovare necessarie nuove parole, come quelle di trinità, incarnazione, consustanzialità, transustanziazione, ecc. come osservarono sant'Atanasio, sant'Agostino e altri. Vedi 2 Timoteo i. 14. --- Opposizioni di conoscenza falsamente così [13] chiamate. San Giovanni Crisostomo comprende in particolare gli errori degli gnostici, così chiamati dalla stessa parola greca, che furono i successori di Simone Mago.

Ma forse non avendo il nome quando scriveva san Paolo, si possono piuttosto intendere gli eretici in genere, che pretendono tutti una conoscenza non comune nella Scrittura, quando seguono il proprio giudizio privato, e così cadono dalla fede. (Witham) --- Conserva il deposito, vale a dire. di fede, che ti è stata affidata. In tutta questa epistola l'apostolo supplica Timoteo, nel modo più fervido, come custode della fede, di preservarla immutabile.

Egli condanna dappertutto le sette, le eresie ei mutamenti di fede. Sarebbe bene che i religiosi moderni informassero noi stessi e se stessi, perché San Paolo è così particolare nell'insistere sull'unione della fede, sotto pena di dannazione, se era intenzione di Cristo che gli uomini differissero su questioni di religione. Ci dicano che cosa vuol dire san Paolo, oppure dicano chiaramente che differiscono dalla religione dell'apostolo e l'hanno formata su scala più liberale. (Fienile)

[BIBLIOGRAFIA]

Depositum custodi, greco: ten parakatatheken phulaxon. Vedi San Giovanni Crisostomo su queste parole.

[BIBLIOGRAFIA]

Profanas vocum novitates; sebbene tutte le copie greche abbiano ora greco: kenophonias, vocum inanitates: l'interprete latino deve aver letto, greco: kainophonias.

[BIBLIOGRAFIA]

Falsi nomis scientiæ, greco: pseudonuma gnoseos. San Giovanni Crisostomo, ( greco: log. ie.) Greco: tines eautous ekaloun tote Gnostikous.

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