IL SECONDO

EPISTOLA DI S. PAOLO, L'APOSTOLO,

AI TESSALONI.

INTRODUZIONE.

In questa epistola san Paolo ammonisce i Tessalonicesi a essere costanti nella fede in Cristo e a non essere atterriti dalle insinuazioni dei falsi maestri, dicendo loro che il giorno del giudizio era vicino, poiché dovevano venire molti segni e prodigi prima di cio. Egli ordina loro di mantenere salde le tradizioni da lui ricevute, sia per parola che per epistola; e mostra loro come possono essere certi delle sue lettere dal modo in cui scrive.

Questa epistola fu scritta subito dopo la prima, e anche da Corinto, verso il 52 dC (Challoner; Witham) --- Dal contesto apprendiamo che la presente è una continuazione della precedente epistola. Non solo rettifica le impressioni sbagliate causate dalla sua precedente lettera, ma trovando che quei personaggi indolenti che aveva rimproverato non erano in alcun modo corretti, decide di rimproverarli ancora più severamente in questa lettera, che ci dice di scrivere perché non ce l'ha in suo potere di visitare, come poteva desiderare, i Tessalonicesi.

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