All'apertura del sesto sigillo... un grande terremoto, ecc. Molti pensano che questi segni terribili, del sole che diventa nero, ecc. non accadranno fino al tempo dell'anticristo, un po' prima della fine del mondo. Vedi Matteo XIV.; Luca XXI.; Isaia XIII. e xxxiv.; Ezechiele xxxiii.; Daniele xii.; &C. Altri applicano questi prodigi ai castighi visibili di Dio, sugli imperatori pagani e sui persecutori dei cristiani, prima del primo imperatore cristiano Costantino.

(Witham) --- E ho visto. Aperto il sesto sigillo, San Giovanni vede dipinto davanti a sé il modo severo e terribile con cui l'Onnipotente si vendicava dei suoi nemici. Può riferirsi sia al tempo di Costantino, quando vediamo la religione cristiana trionfare sulle rovine del paganesimo, e dopo la sua morte, sia a quella dei suoi figli, l'impero di Roma cedette in preda ai barbari, Roma stessa presa e saccheggiata e tutte le province gettate in un terribile disordine e costernazione; oppure può riferirsi ugualmente al giorno del giudizio generale, quando l'Onnipotente farà bere ai peccatori il vino della sua indignazione, alla presenza di tutti i giusti; di cui terribile tempo di vendetta tutti gli altri giudizi particolari sono solo figure imperfette.

(Victorin; Ven. Beda; Tichon) --- San Giovanni, a imitazione degli antichi profeti, fa uso del terremoto, ecc. iperbolicamente, per sottolineare più fortemente i mali terribili e orribili di cui l'impero romano, ei suoi imperatori persecutori, ci lascia travolgere. Roma stessa era piena di guerre e sedizioni, sia in patria che all'estero. Gli Imperatori furono tutti distrutti dall'Onnipotente in una maniera singolarissima; testimone Massenzio, che fu gettato a capofitto nel Tevere; Massimino Giovio, il quale sotto un'orribile ed incurabile malattia possedeva la mano dell'Onnipotente che lo affliggeva; Massimino Daia, il quale, sopraffatto in battaglia, fuggì travestito, e alla fine, preso da una strana malattia, le sue viscere si consumarono tutte, perse gli occhi e morì ridotto a un semplice scheletro.

Testimone similmente Licinio, il quale, essendo fidanzato con Costantino, fu sempre picchiato, e infine strangolato. Massimiano anche, rivale di Costantino, che si strangolò a Marsiglia, dove era stato rinchiuso. (Calma)

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