Non ferire la terra, ecc. Alcuni comprendono Cristo stesso, che così comanda agli Angeli; altri, un angelo di rango o ordine superiore. --- Finché non suggelleremo i servi del nostro Dio nella loro fronte, che può essere esposta, non ricadano su di loro persecuzioni e prove finché non siano rafforzati dallo spirito e dalla grazia di Dio, con la quale san Paolo a volte dice i servi di Dio sono firmati e sigillati.

Vedi 2 Corinzi i. 22.; Efesini i. 13. Allude ai passi di Ezechiele (Cap. IX. 4.) dove Dio comanda e l'angelo segna con la lettera Tau la fronte di coloro che non dovrebbero essere feriti dai giudizi che sarebbero caduti su Gerusalemme; così Dio proteggerebbe i cristiani fedeli, che credono e confidano in Cristo crocifisso, e che fin dai primi secoli [secoli], a testimonianza di questa fede, si firmavano facendosi sulla fronte il segno della croce, di che la lettera Tau era una figura o una somiglianza.

Cfr. Tertulliano, de lib. Milizia Corona. Chiedo pazienza ai lettori, se qui riporto ciò che trovo nella grande Sinossi Papismi, in folio, pubblicata da Mr. Andrew Willet, e dedicata prima alla regina Elisabetta, e poi a re Giacomo il primo. Tra le sue dimostrazioni, come le chiama lui, che il papa è l'anticristo, (Controv. iv. q. 10. p. 232 e 233) ci dice chiaramente, «che il segno della croce è uno dei segni visibili segni dell'anticristo.

E chi», dice, «ha insegnato ai papisti che il segno della croce si deve portare o fare sulla fronte degli uomini? E che incrociando la fronte siamo preservati dai pericoli? I segni superstiziosi della croce hanno avuto inizio dal nome della bestia, poiché il numero del nome della bestia nell'Apocalisse di San Giovanni è con queste lettere greche, greche: chxs. La prima lettera, greca: ch, è una croce; la lettera centrale, greca: x, (in latino, X) è anche una lunga croce laterale; e l'ultima lettera, greca: s, contiene sia il greco: s che il greco: t di cui quest'ultimo è chiamato croce senza testa;" e poi il sig.

Willet conclude con queste parole: "E così appare chiaramente che i segni con cui i papisti dicono di onorare Cristo, sono piuttosto un disonore per lui, e sono in realtà la conoscenza dell'anticristo". Una fantasia così ingegnosa, e allo stesso tempo dotta, può forse superare anche quelle che abbiamo citato dal signor Brightman [nelle annotazioni al cap. iii. 14-22.], e può essere ugualmente utile a qualsiasi parroco di campagna il 5 novembre, o in qualsiasi giorno in cui riterrà opportuno opporsi al papa o al papato.

Suppongo che il signor Willet non sapesse che i cristiani nei primi secoli [secoli] (come tutti i cattolici fino ad oggi) facevano un uso così frequente del segno della croce, come è testimoniato da Tertulliano oltre duecento anni prima ancora qualsiasi protestante pretendeva che i papi cominciassero ad essere anticristi, o il grande anticristo. E questo, dice, lo fanno per tradizione di padre in figlio. Ad ogni passo avanti o ad ogni cosa, al ritorno a casa o all'uscita, al vestirci, all'andare a fare il bagno, a tavola, ad accendere una candela, a letto, a sedersi, a qualunque cosa, facciamo il segno di croce sulla nostra fronte.

E questa è una tradizione. Lo testimoniano san Giovanni Crisostomo, san Cirillo di Gerusalemme e molti Padri. Nello stesso tempo che con la nostra mano ci facciamo il segno della croce, diciamo queste parole, «nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo; le parole usate quando qualcuno si fa cristiano, secondo il comando di Cristo. In modo che l'azione stessa ci metta in mente che Gesù Cristo è morto per noi sulla croce; e con le parole facciamo professione della nostra fede cristiana, che crediamo in un Dio e in tre Persone.

Possiamo farlo troppo spesso? Osiamo vergognarci di farlo? C'è mai stata qualcosa di più ridicolo che chiamare questo nei fatti la conoscenza dell'anticristo? Che cosa deve aver pensato il signor Willet dei protestanti, o cosa possono pensare di lui, e simili a scribacchini di fogli, per dimostrare che i papi sono la bestia dell'Apocalisse di San Giovanni? Che cosa deve pensare, dico, Mr. Willet della liturgia pubblica, o del libro di preghiera comune, approvato e usato dalla Chiesa d'Inghilterra a suo tempo, e che ordina che il segno della croce sia fatto dal sacerdote il la fronte di ogni battezzato? Questo, secondo il sig.

Willet, è (quando qualcuno diventa cristiano) dargli il distintivo, e segno visibile dell'anticristo, al disonore di Cristo, e ciò che in realtà è la conoscenza dell'anticristo. (Conam)

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