Come posso io, a meno che qualcuno non me lo indichi, [3] o essermi guida, come nel greco. Ciascuno, e specialmente gli ignoranti, prendano buona considerazione di queste parole, per non strappare le Scritture alla propria perdizione. Seguire il proprio giudizio privato, o il proprio spirito privato, è scegliere una guida cieca e incapace, quanto al senso delle Scritture e ai misteri della fede. Vedi la prefazione al Vangelo di S.

John. (Witham) --- Sembra che questo eunuco non fosse uno di quelli, che ora sono così comunemente visti, che pensano che la Scrittura sia chiara ovunque e il senso sia aperto a tutti. Tali farebbero molto meglio a riconoscere che hanno bisogno di una guida. (Grozio, hic.) --- San Girolamo, nella sua lettera a Paolino, stampata in testa alle Bibbie latine, mostra la necessità di un interprete. Gli stessi apostoli non poterono comprendere le Scritture finché Cristo non diede loro la conoscenza; tunc aperuit illis sensum ut intelligerent scripturas. (Luca xxiv. 45.)

[BIBLIOGRAFIA]

Et quomodo possum, nisi aliquis ostenderit mihi? Greco: ean me tis odegese me.

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