Impuro: lebbroso. (Grozio) (Levitico xiii. 45.) --- giudici. Cioè, le opere con cui pretendevamo di renderci giusti. Di questo si parla particolarmente dei sacrifici, dei sacramenti e delle cerimonie degli ebrei, dopo la morte di Cristo, e della promulgazione della nuova legge. (Challoner) --- La giustizia che è sotto la legge è dichiarata impurità, se confrontata con la purezza evangelica, Filippesi iii.

8. --- "Se qualcuno dopo il vangelo... vuole osservare le cerimonie della legge, ascolti il ​​popolo confessare che tutta quella giustizia è paragonata a uno straccio più sudicio". (San Girolamo) --- Le buone opere che sono fatte per grazia, e non solo dall'uomo, non possono dirsi di questa descrizione. Costituiscono la gloria interiore dell'uomo, e Dio un giorno incoronerà questi suoi doni. Da noi infatti non possiamo fare nulla, e le opere della legge mosaica non gioveranno, come dice S.

Paolo inculca; ma quelle opere, indica il santo, che sono compiute dalla carità con fede in Cristo. Questa giustizia non è solo imputata, ma reale; e mostra dove esiste la vera fede, secondo San Giacomo. Così gli apostoli si spiegano a vicenda. (Haydock) --- Donna. Settanta, "di uno seduto"; come Rachel, Genesi xxxi. 35. Symmachus, "sdraiato". Aquila, "delle prove". Grozio, "come un cerotto su una piaga, che viene gettato via". Tali erano Alcimus, ecc. (Calmet) --- Praticare (Haydock) i riti ebraici ora sarebbe peccaminoso. (Menochio)

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