L'umiltà della sua serva, [9] cioè la condizione umile, umile e abietta; come forse si potrebbe tradurre sia in questo che nel ver. 52. Perché qui la beata Vergine non loda e non loda la propria virtù di umiltà; come osservano diversi interpreti. Cfr. S. Francesco di Sales, nella sua introduzione alla vita devota, parte 3, cap. vi. (Witham) --- Come la morte è entrata nel mondo per l'orgoglio dei nostri progenitori, così era opportuno che la via della vita fosse aperta dall'umiltà di Maria. (Ven. Beda) --- Non solo Elisabetta, ma tutte le nazioni di credenti la chiameranno beata. (Teofilatto)

[BIBLIOGRAFIA]

Humilitatem, greco: tapeinosin, non tapeinophrosunen. Con quest'ultima parola si indica la virtù dell'umiltà della mente e del cuore. Ma humilis, e humilitas, in latino, anche in Cicerone, è messo a significare vilem et abjectam conditionem: e così anche in greco: tapeinos, e tapeinosis in greco, come nel 70 [la Settanta] 1 Re i. 11. la Vulgata latina per greco: tapeinesin, ha affictionem famulæ tuæ. E questo è il senso in questo e nel 52d versetto; come è confermato dall'antitesi, o opposizione, tra quelli di uno stato o condizione alto e di uno basso.

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