Di prezioso [1] nardo. Questo era un profumo estratto e distillato dalle foglie, cime o steli della pianta o erba chiamata nardo. Era usanza del popolo orientale versare tali preziosi profumi sul proprio capo, o sul capo dei propri ospiti che avevano in mente di onorare. (Witham) --- questo è successo sei giorni prima della Pasqua. La donna qui menzionata era Maria, sorella di Lazzaro. (Giovanni xii. 3.)

[BIBLIOGRAFIA]

Unguenti nardi spicati pretiosi, greco: murou nardou pistikes polutelous. Sia qui in San Marco, sia anche in San Giovanni, cap. xii. 3. leggiamo greco: pistikes, che dai greci invecchia con nardo, e non con unguento. Gli interpreti sono molto divisi sul significato della parola greca: pistikes: alcuni scrittori tardivi avrebbero bisogno del greco: pistides dal greco: pio o pino, e significare liquido, ma questo non sembra ben fondato.

Altri, con sant'Agostino, avrebbero greco: pistikes da prendere dal nome di qualche paese o luogo da cui fu portato questo prezioso nardo. L'opinione più comune sembra quella di S. Hierom [St. Girolamo], con cui concordano Teofilatto, ed Eutimio, quel greco: pistika, derivato dal greco: pistis, significa vero e genuino nardo, e quindi del più grande prezzo e valore.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità