La guarigione del paralitico (vers. 2), si suppone generalmente sia anteriore, nel tempo, alla guarigione di due indemoniati, cap. viii. Carrieres suppone il contrario. (Bible de Vence) --- Nella sua stessa città. Non di Betlemme, dove è nato, né di Nazaret, dove è cresciuto, ma di Cafarnao, dice san Giovanni Crisostomo, dove si dice abbia dimorato da quando ha cominciato a predicare.

Vedi Matteo IV. 13. (Witham) --- San Girolamo intende questa città come Nazaret, che era propria di Cristo, perché lì fu concepito. Sant'Agostino, San Giovanni Crisostomo, Eutimio, Teofilatto, pensano che fosse Cafarnao, perché questo miracolo fu compiuto nell'ultimo luogo menzionato, secondo la relazione di San Marco; e san Matteo la chiama città propria di Cristo, perché dopo aver lasciato Nazaret, scelse Cafarnao come luogo principale della sua dimora.

Se si ammette l'interpretazione di san Girolamo, dobbiamo supporre che san Matteo, dopo averci detto che Cristo è venuto nella sua stessa città, Nazaret, e omettendo di riferire ciò che vi è accaduto, sia passato subito alla storia della guarigione del paralitico, che ha preso luogo a Cafarnao. Tali omissioni e cambiamenti di luogo senza che il lettore sia informato del passaggio non sono rari negli evangelisti.

Dobbiamo altresì osservare che spesso invertono l'ordine dei fatti, quanto al tempo in cui accadono. (Giansenius) --- Si può dire che Cristo avesse tre città: Betlemme, in cui nacque; Nazaret, nella quale fu educato; e Cafarnao, in cui soggiornò più frequentemente, durante il suo sacro ministero. È molto probabile, e più generalmente inteso, che in questo luogo della Scrittura si intenda Cafarnao; sebbene molti lo comprendano di Nazaret, e alcuni con Sedulio, lib. 3. carne. Intravit natale solum, quo corpore nasci

Se voluit, patriamque sibi pater ipse dicavit.

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