e se sappiamo che ci ascolta, qualunque cosa chiediamo, sappiamo che abbiamo le richieste che desideravamo da lui.

La lettera è finita e l'apostolo ora pronuncia le sue parole conclusive, riassumendo i punti principali che ha fatto nel corpo dell'epistola: Queste cose ti ho scritto perché tu sappia che hai la vita eterna, poiché credi nella nome del Figlio di Dio. L'apostolo si riferisce a tutto ciò che ha scritto in questa lettera. Tutta la sua discussione ha avuto lo scopo e l'oggetto di confermare i lettori che hanno centrato la loro fede in Gesù Cristo, Figlio di Dio, come loro Salvatore, nella consapevolezza di essere così detentori della vita eterna.

La fede non ha nulla in comune con il dubbio e l'incertezza, non è questione di opinioni e sentimenti personali; è una conoscenza gloriosa, certa, basata sulla Parola del Vangelo. Sappiamo che abbiamo la vita eterna attraverso la fede perché la Scrittura ce lo dice.

E questa fede ha in noi un altro effetto: E questa è l'audacia che abbiamo verso di Lui, che, se chiediamo qualcosa secondo la sua volontà, Egli ci ascolta. Le preghiere dei credenti, le vere preghiere, sono sempre ascoltate, non tornano mai senza risposta. Questa allegra rassicurazione, questa schietta audacia, la teniamo. Entriamo alla presenza stessa del Signore con la calma certezza che le nostre richieste saranno ascoltate man mano che le faremo con fede, in ferma fiducia nella filiazione che ci è stata data in Cristo.

È evidente che noi, come figli di Dio, chiederemo solo cose conformi alla volontà del nostro Padre celeste. In altre parole, lasciamo la risposta alle nostre preghiere nelle Sue mani, sapendo che la Sua saggezza e misericordia trovano sempre un modo per darci ciò che è meglio per noi, indipendentemente dalla forma in cui rivestiamo le nostre richieste. Nota che la sua promessa non è di esaudire tutto ciò che chiediamo, ma di ascoltare le nostre preghiere: risponde a modo suo.

Questa certezza dovrebbe influenzare tutto il nostro atteggiamento verso Dio: E se sappiamo che Egli ascolta qualunque cosa gli chiediamo, sappiamo che abbiamo le richieste che Gli abbiamo chiesto. Dio ascolta sempre le preghiere dei Suoi figli, leggendone il contenuto anche meglio di quanto lo intendano. Siamo sicuri di ottenere le nostre richieste, ciò di cui abbiamo bisogno, probabilmente non sempre come è stata formulata la nostra petizione, ma sempre come è stato per noi meglio, e come avremmo dovuto offrire la nostra preghiera se fossimo stati più saggi.

La preghiera non è un dettato a Dio di fare così e così, ma una dichiarazione dei nostri bisogni come li vediamo. Ed è il nostro Padre celeste che ci dà più di quanto la nostra miopia ci ha permesso di sapere. Se abbiamo raggiunto questo punto nella nostra conoscenza cristiana, allora la nostra relazione con il nostro Padre celeste non sarà offuscata da qualsiasi mancanza di fiducia in Lui.

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