Il libro del profeta Aggeo

introduzione

Riguardo al profeta Aggeo ("festivo") non abbiamo informazioni più precise di quelle fornite nella soprascritta del suo libro e supportate da Esdra 5:1 , e cioè che la sua attività deve essere collocata nel secondo anno di Dario Istaspe, che significa che profetizzò da settembre a dicembre dell'anno 520 aC A lui, insieme a Zaccaria, fu affidato il compito di incoraggiare gli esuli rientrati a continuare la costruzione del Tempio, che, a causa dell'inimicizia dei Samaritani e della successiva l'indolenza del popolo, non era andata oltre la fondazione e l'erezione dell'altare degli olocausti.

L'attività di Aggeo ebbe successo. Un nuovo zelo si impadronì del popolo, che si adoperò con ogni diligenza al compito affidatogli dal Signore, sicché il Tempio fu compiuto circa quattro anni dopo. Al di là di questi fatti non sappiamo nulla della persona e della storia del profeta. Il Libro di Aggeo è composto da quattro messaggi, ognuno dei quali è preceduto da un avviso che indica la data della particolare rivelazione del Signore.

Dopo aver rimproverato gli ebrei per la loro indifferenza nella costruzione del Tempio, il profeta aggiunge un messaggio di incoraggiamento per l'inferiorità, quanto allo splendore esteriore, del secondo Tempio. Nel paragrafo successivo il fatto che siano ricominciati i lavori di costruzione porta il profeta a lanciare un monito sulla mera osservanza esteriore delle forme religiose, e il quarto messaggio è rivolto a Zorobabele, come rappresentante del popolo.

I quattro messaggi riguardano quindi la costruzione del Tempio e il culto nel Tempio e pare siano stati scritti subito dopo il loro primo annuncio. Lo stile di Aggeo è in accordo con i suoi messaggi: patetico nell'esortazione, veemente nel rimprovero, elevato nella contemplazione del futuro glorioso, particolarmente quello del periodo messianico. Parti del libro sono puramente storia in prosa; il resto è alquanto ritmico, mostrando un bel parallelismo poetico.

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