e inganna gli abitanti della terra per mezzo di quei miracoli che aveva il potere di fare agli occhi della bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare un'immagine alla bestia che aveva la ferita da un spada e visse.

Che ci sia una stretta connessione tra le due bestie di questo capitolo è anche qui evidente: E vidi un'altra bestia salire dalla terra, e aveva due corna come un agnello e parlava come un drago, e la piena autorità del primo bestia che esercita davanti a sé; e fa sì che la terra e quelli che vi abitano adorino la prima bestia, la cui ferita mortale è stata sanata. Sarebbe sciocco tentare un'interpretazione di tutti i dettagli di questa immagine, ma la tendenza generale sembra essere chiara.

Questa bestia è anche un grande regno o potere esercitato come quello di un re o di un imperatore, sebbene con un aspetto simile a un agnello. Questa bestia è il successore della prima bestia e ne prende il posto sotto ogni aspetto, differendo da lui solo nella forma. Riesce soprattutto a far adorare la prima bestia, a trascurare la ferita che aveva davvero colpito un punto vitale, che aveva aperto la vera natura della prima bestia.

A tal fine la seconda bestia mostra una grande attività: e fa grandi segni, tanto da far scendere anche il fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini; e seduce gli abitanti della terra mediante i segni che gli furono concessi di compiere davanti alla bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare immagini alla bestia che ha la ferita di spada ed è ancora in vita. In questa bestia si compie ciò che S.

Paolo aveva profetizzato, cioè, che la sua venuta è dopo l'opera di Satana con ogni potenza, segni e prodigi bugiardi, e con ogni falsità di ingiustizia in coloro che periscono, 2 Tessalonicesi 2:9 . Sarebbe sciocco attribuire alla superstizione tutti i cosiddetti miracoli che vengono compiuti dai profeti anticristiani; poiché il diavolo sa usare le forze della natura per i suoi fini se Dio glielo dà il permesso. Tanto fu l'influenza di questa bestia che riuscì perfino a far erigere agli uomini la prima bestia come un idolo, come un dio in mezzo al vero tempio di Dio, e dargli il culto divino.

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