Il libro dei giudici

introduzione

Il Libro dei Giudici copre un periodo di circa trecentocinquanta anni, dal 1440 al 1090 aC circa. Prende il nome dagli eroi che furono nominati da Dio come capi di Israele nel periodo che successe a Giosuè e terminò con l'ascesa di Samuele. Le gesta di questi campioni d'Israele, ai quali il Signore ha conferito un potere miracoloso nel vincere i loro nemici pagani, costituiscono la parte centrale e principale del libro, sono chiamati Giudici perché detenevano la più alta autorità civile nella nazione, e sono chiamati Salvatori perché hanno ripetutamente liberato Israele dai suoi nemici.

L'autore, dopo aver caratterizzato la condizione politica e la vita religiosa di Israele al tempo dei Giudici, fa un breve resoconto dei Giudici stessi. Nel libro sono nominati i seguenti giudici: Otniel, Ehud, Shamgar, la donna Debora e Barak, Gedeone, Abimelech, Tola, Iair, Iefte, Ibzan, Elon, Abdon e Sansone, Le gesta di Debora e Barak, di Gedeone, Iefte e Sansone contro Cananei, Madianiti, Ammoniti e Filistei sono trattati in modo più dettagliato degli altri.

Del carattere generale del periodo si può dire quanto segue. Nel suo discorso di commiato Giosuè aveva ardentemente messo in guardia il popolo contro l'idolatria e lo aveva solennemente esortato a rimanere fedele a Geova, l'Iddio dei loro padri. Fecero la loro promessa solenne, che fu mantenuta per quella generazione. Ma i loro figli e la loro discendenza si volsero dal Signore all'idolatria e lo provocarono ad ira. Quando quindi il Signore li punisce affidandoli nelle mani dei loro nemici per depredarli, essi si pentirono e camminarono nelle vie di Geova finché non furono liberati.

Ma la lezione fu invariabilmente presto dimenticata; il popolo ricadde nell'idolatria, e così il peccato, la punizione, il pentimento e la liberazione seguirono in successione attraverso quei secoli. Lo scopo del libro è offrire una storia di Israele dalla morte di Giosuè ai giorni di Samuele in un resoconto degli eventi principali e dimostrare così l'operato della giustizia e della misericordia divina come lezione per tutte le generazioni future.

Per quanto riguarda la paternità del Libro dei Giudici, non si può fare alcuna affermazione definitiva. Non fu scritto prima del tempo di Samuele e probabilmente in un'epoca in cui Israele aveva già un re. L'antica tradizione che nomina Samuele come autore potrebbe essere corretta. Il Talmud ebraico fa questa affermazione con grande enfasi, e la vivida presentazione sembra indicare questo profeta, motivo per cui i critici moderni raramente hanno messo in discussione l'affermazione. Si può aggiungere che l'attività dei Giudici è menzionata sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, e che sono sempre stati considerati come tipi di Cristo, l'eterno Redentore del suo popolo.

Continua dopo la pubblicità