v. 14. Non è niente, non è niente, dice il compratore, insiste che la merce offertagli è cattiva, senza valore, per abbattere il prezzo; ma quando se n'è andato, avendo avuto la meglio sull'affare, allora si vanta, esponendo l'astuzia con cui ha condotto il suo affare, essendo tale condotta anche una forma di disonestà.

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