la Benedizione e la Maledizione

Deuteronomio 11:18

Mai in questo mondo raggiungiamo una posizione dalla quale è impossibile cadere. La rugiada e la pioggia della benedizione di Dio dipendono dall'obbedienza; e uno dei più forti incentivi all'obbedienza è la devota meditazione sulla Parola di Dio. È attraverso la lettera che arriviamo allo spirito; e attraverso le parole scritte al Verbo eterno. Dobbiamo immagazzinare le sacre parole di Dio come un contadino accumula il suo grano, tenendole davanti a noi, facendone gli argomenti familiari delle conversazioni domestiche ed esercitandoci in esse.

Meditiamo in particolare su Deuteronomio 11:22 , appropriandocene in senso spirituale e rivendicando i loro equivalenti nella vita interiore.

Per tutta la nostra vita sono Ebals e Garizim, con i loro "Venite, benedetti" e "Andatevene, maledetti". Sempre arriviamo al bivio, su uno dei quali giace il sorriso, e sull'altro il cipiglio, di Dio. Lasciamoci attrarre dall'uno e dissuaderci dall'altro, finché non saliamo la scala a chiocciola nella terra dove non c'è amore freddo o fede vacillante.

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